Eccomi pronta a parlarvi del nuovo libro di Marta Arvati “Lento
Inafferrabile” pubblicato con la collana BrightLove
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Dicono che quando intraprendi un viaggio, non sia tanto la
destinazione, ma il viaggio in sé, a cambiarti dentro e che soprattutto, dopo,
non sarai più lo stesso.
Quando
Tristan Dawson e suo fratello maggiore Jay, troveranno al posto del proprio
padre, una lettera che è più l’itinerario di un viaggio da intraprendere
insieme, non riusciranno ad afferrare il senso di quello strano regalo. Ma,
anche se per motivi completamente diversi, alla fine accetteranno quella
bizzarra avventura. Tra di loro non scorre buon sangue e questo sarà palese fin
dalla prima tappa a Richmond, dove s’imbatteranno in Allyson Camden. Anche lei,
alle prese con il suo viaggio on the road post laurea, deciderà (sebbene con
estrema diffidenza) di unirsi ai due fratelli, dopo essere rimasta a terra con
la propria auto.
Tappa
dopo tappa, i loro cognomi, le loro radici, i loro ricordi, finiranno per
sovrapporsi, portando alla luce una conoscenza che li ha visti uniti fin da
bambini, ma divisi dal tempo e dalle circostanze. Sarà allora che ogni scelta
del destino sembrerà quella giusta, soprattutto quando il più schivo dei
fratelli Dawson attirerà l’attenzione della fragile Allyson. Ma se per una
volta quello stesso destino avesse avuto un piccolo e insospettabile aiuto e se
davvero la meta di un viaggio non fosse solo un luogo? Ricordate quello che si
dice? Esatto: non si è più gli stessi dopo. E forse è proprio questa la parte
migliore.
È la storia di un viaggio: un viaggio per due fratelli, per
recuperare un rapporto, per riscoprire sé stessi e soprattutto un viaggio per
crescere e capire cosa si vuole, per aprire la mente e il cuore ai sentimenti,
quelli veri come l’amore per un fratello, l’amicizia e soprattutto l’amore per la
persona che sarà la compagna di una vita.
Tristan vuole vivere la sua vita, seguire i suoi sogni e non
sentirsi costretto in quel paesino con suo fratello e e suo padre. Non vorrebbe
nemmeno partire per questa vacanza. L’incontro con Allyson è del tutto casuale,
o almeno così sembra ed è proprio quello che metterà tutte le sue sicurezze in
discussione.
Jay è il fratello maggiore, ha seguito le orme del padre,
parte senza porsi problemi e segue le linee guida che gli hanno sempre dato. Ma
è davvero questa la vita che vuole, quella già scritta e prevista? L’incontro
con Coleen renderà le sue certezze fragili e soprattutto gli farà cambiare modo
di pensare e di approcciarsi con le altre persone.
Allyson è una ragazza che parte per ritrovare sé stessa. Porta
un dolore dentro e ha bisogno di cambiare aria per mettersi in gioco e per
poter riflettere sul suo futuro.
Ma l’incontro dei due fratelli con lei sarà proprio così
casuale, colpa del destino, oppure i tre ragazzi sono legati da un filo sottile
che si scoprirà solo con la lettura della loro storia?
È così bella, con gli occhi lucidi, le guance
arrossate, le labbra socchiuse. Curerò le sue ferite, amerò le sue cicatrici
come amo lei e, se me lo permetterà, la proteggerò ogni singolo giorno, fino a
quando sarà al suo fianco.
Devo dire che in questo caso l’autrice mi ha stupita: una
trama che non mi aspettavo, un percorso per i ragazzi protagonisti che non
avrei mai immaginato: introspettivo, perché devono capire prima loro stessi, i
loro desideri e i loro sogni e soprattutto i sentimenti e le sensazioni che
provano; ma anche di rafforzo per il rapporto con gli altri, con gli affetti
più cari, con le nuove persone che incontrano nel loro cammino, e il rapporto
con quelle che ne fanno già parte.
Ci sono cuori
strappati che da soli non sanno ricomporsi, bordi frastagliati che non
combaciano più. Io ero così, prima di incontrare Tristan, e per quanto provassi
a rimettere insieme i pezzi, mancava sempre qualcosa.
Il modo di scrivere così scorrevole, coinvolgente per quante
emozioni ci mette, per quanto, come sempre, ci metta il cuore e si senta tutto
in quello che i protagonisti provano. I punti di vista alternati dei personaggi
principali riescono a farmi capire bene quello che sentono, quello che il cuore
prova e che la mente pensa. I loro conflitti interiori e le lotte con i
compagni di viaggio, l’amore che nasce e cresce tappa dopo tappa, ma anche la
sofferenza per la lontananza o la paura per quello che potrebbe succedere alla
fine del loro itinerario.
Quando parcheggio l’auto
nei pressi del motel di Florence e William, tutto improvvisamente si ferma. La testa
si svuota, il cuore inizia a battere più forte. non mi ero mai sentito così. Non
avevo mai desiderato rivedere una donna al punto di concentrare su di lei ogni
emozione, non avevo mai permesso a nessuna di addentrarsi così in profondità
in me.
Ho riso con i ragazzi, ho pianto e avrei tirato le testate
al muro in alcuni momenti per le loro reazioni, ma poi riflettendoci sono
riuscita a comprendere le loro motivazioni e ho capito tutto il percorso che
hanno fatto sia riguardo ai chilometri che il percorso di crescita di ognuno di
loro.
Un finale che mi ha resa pienamente felice e che è in linea
con tutta la trama del libro, che ha rimesso al proprio posto tutti i pezzi del
puzzle, mi ha lasciata una piacevole sensazione, e rientra tra quelli che mi
hanno colpito di più dell’ultimo periodo.
Grazie a Marta per avermi fatto conoscere i due fratelli e
la giovane Ally e assegno alla loro storia 5 stelle.