Brittany e JJ sono di nuovo a
Stanford. Hanno una nuova casa, nuovi impegni lavorativi e sembra che niente
possa turbare la loro ritrovata serenità. Niente, a parte la vita che li
travolge di prepotenza portandoli a cambiare di nuovo la loro esistenza e le
loro aspettative per il futuro. Questa volta, però, saranno assieme, sotto lo
stesso tetto, ad affrontare quelle sfide che sembrano insormontabili.
“Il nostro posto nel mondo” è un
libro che racconta l’amore quando l’innamoramento è evaporato, affronta un
sentimento maturo, quello che ti fa affrontare la vita con la persona che hai
scelto di avere accanto. È la celebrazione dei piccoli gesti e delle parole
sussurrate, è la magia della condivisione dei momenti che sembrano banali.
È il quarto (e ultimo) libro
della Stanford Series, conclude la serie ma deve essere letto dopo i primi tre.
Biografia
All'età di otto anni Erika ha chiesto a Babbo Natale una macchina
da scrivere. Quello è stato il momento in cui i suoi genitori, alquanto
sorpresi, si sono resi conto che non era come tutti gli altri bambini.
Comunque, quel Natale ha ricevuto la sua prima pesante, professionale e
nuovissima “Olivetti Lettera 35”. È stato amore a prima vista. Ha cominciato
immediatamente a scrivere alcune parole che ben presto sono diventate la sua
prima storia breve. Con il passare del tempo ha comprato un computer molto più
efficiente ma, quella macchina da scrivere, avrà sempre un posto speciale nel
suo cuore: è stata il suo primo amore.
Erika è nata il 6 dicembre 1979 a Valdobbiadene in provincia di
Treviso, un piccolo paese ai piedi delle Prealpi. Entrambi i suoi genitori sono
nati e cresciuti nella stessa frazione dove tutt'ora risiedono. Erika ha
vissuto con loro fino all'età di diciotto anni quando si è trasferita a Padova
per frequentare l'università. Dopo la laurea non è tornata a Valdobbiadene ma
ha seguito il suo cuore e ha viaggiato in giro per il mondo, vivendo a Los
Angeles, Vancouver e Londra e visitando parte del Nord America e dell'Europa.
Suo fratello, Nicola, è nato quando lei aveva cinque anni e,
alcuni mesi prima che nascesse, aveva già cominciato il primo anno alla scuola
elementare Nicolò Bocassino. Proprio in questa scuola ha incontrato
l'insegnante che le ha fatto amare ancora di più la scrittura, i libri e lo
studio in genere. Quello è stato l'incontro determinante che l'ha fatta
diventare quella che è oggi perché è stata la prima persona, al di fuori della
famiglia, a incoraggiare la sua creatività e il suo amore per i libri.
Da adolescente si è sempre
sentita diversa, tagliata fuori, incompatibile con il mondo in cui era immersa,
così ha sempre trovato rifugio nei suoi diari, nei libri e nella musica. Due
libri in particolare l'hanno aiutata a sopravvivere in quegli anni: “L'angelo
bruciato”, la storia di Kurt Cobain scritta da Dave Thompson e “Jack Frusciante
è uscito dal gruppo” di Enrico Brizzi. Due libri completamente diversi ma che
condividono lo stesso malessere e disagio che solo un adolescente può provare.
Grazie a loro è riuscita a sopravvivere quegli anni fino a trovare il suo posto
nel mondo, a trent'anni, quando ha cominciato a scrivere romanzi
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