Titolo:
Il buongiorno si vede dal marito
Autore:
Sara Pratesi
Editore:
Darcy Edizioni
Genere:
Commedia romantica/Chick lit
Pagine:
450
Data
d’uscita: 22 Novembre
Costo:
€2,99 ebook - €16,00
cartaceo - in offerta lancio per il pre-order dal 12 novembre e il 22
novembre a €0,99 - Disponibile su KU
Trama:
Così è solito dire quando si parla
della città degli eccessi e del gioco d’azzardo, Las Vegas.
Quel che succede a Las Vegas,
tuttavia, non potrà restare confinato tra le strade calde del Nevada.
In fondo, quando un addio al
celibato e un addio al nubilato hanno in comune Las Vegas potrebbe succedere di
tutto. Persino per un milanese, dalle idee chiare e un lavoro facoltoso, ma
itinerante, come Davide Mancini e una messicana piena di vita e credente come
Belen Pilar Torres Jiménez.
Quando a Las Vegas le strade dei due
mondi vanno in collisione, il destino metterà in scena una scoppiettante
filiera di guai e imprevisti che renderà possibile tutto… persino svegliarsi
con il marito sbagliato.
Una storia dai contorni ironici e
catastrofici.
Biografia Sara Pratesi:
Sara Pratesi, nata il 19 Novembre
del 1984 a Pistoia, vive ancora lì sebbene si definisca più cittadina di
Firenze, la città che è nel suo cuore. Nella sua seconda vita – quella non
dedicata ai libri – lavora come grafica pubblicitaria realizzando, tra le altre
cose, anche cover per altre autrici sotto il nome di Fox Creation. Ama la
natura, gli animali e tutto ciò che è creativo, con lei vivono i due cani, Argo
e Sheera, e cinque gatti. Nel 2014 fa il suo esordio nel mondo del
self-publishing pubblicando il primo libro della serie Apple Pie, intitolato Come mi vuoi. Sempre nel 2014 il
racconto breve tutto toscano E adesso
(s)vestimi. Il 2015 pubblica un romance, ibrido tra un erotico e una
commedia Alla scoperta di te.
Pubblica poi altri con la collaborazione anche di Fabiana Andreozzi con la
quadrilogia Love Match: Come ti spaccio
il fidanzato, Matrimonio al buio,
A.A.A. cercasi marito a Las Vegas, Due perfetti sconosciuti e lo spin off Sotto sotto ti amo.
Scrive anche un’altra serie, la
Liars composta da tre volumi: Un’innocente
bugia, Un’innocente vacanza e Un innocente gioco.
Sempre nel 2015 ha pubblicato con
Piemme un racconto uscito con la rivista Tu Style intitolato Scommettiamo che ti amo? E poi, sempre
con Piemme, nel 2016 il romanzo breve Mille
volte sì collana Forever.
L’ultimo, uscito nel 2017 è un
romanzo breve intitolato Ti amo ma non
dirlo a nessuno. Nel 2018 è uscito l’ultimo libro, un musical romance, Sulle tue note.
Potete trovarla su Facebook:
BOOKTRAILER: https://youtu.be/M1st-UAImY0
PROLOGO
Vuoi sposarmi?
Oaxaca, Messico – gennaio 2018
Nella
vita di ognuno di noi c’è sempre la visione romanzata di un perfetto finale per
una storia d’amore. Romantiche dichiarazioni recitate sotto una luna
abbacinante e la fragranza delicata di fresie e gelsomini, magari con i piedi
bagnati dalla spuma del mare, mentre, tra batticuori e respiri smorzati,
l’amore tra un uomo e una donna si consolida nella domanda più antica e sognata
da ogni donna del mondo: «Vuoi sposarmi?»
Anche
io avevo fantasticato negli anni su come sarebbe stato quel momento. Mi
immaginavo un coronamento da mille e una notte e, con l’andare del tempo,
l'arricchivo di dettagli melensi e stucchevoli, degni di un romanzo di Nicholas Sparks.
Mi
avrebbe forse portata a passeggiare lungo la battigia di Playa Carrizalillo? O
avrebbe preferito farlo a tavola, nel ristorante a base di pesce che avrei
tanto voluto provare? O forse sarebbe stato un innamorato nostalgico e avrebbe
potuto chiedere la mia mano proprio al chioschetto vicino alla nostra scuola,
dove prendevamo sempre gorditas, churro con cioccolato e Licuados al gusto di zapote mamey, un frutto dolcissimo, aromatizzato alla cannella. Mi sono
sempre immaginata tante cose per quel momento speciale, ma non ho mai davvero
osato crederci fino in fondo, conoscendo il carattere pragmatico e poco incline
al romanticismo mielato del mio ragazzo. Che poi detesto chiamarlo ancora “il
mio ragazzo”, sembriamo due liceali, quando invece sono una donna di
ventiquattro anni che vive a Pasadena ed è andata via di casa per laurearsi a
San Francisco.
Continuo
a riflettere su tutto questo mentre mi preparo davanti allo specchio in casa
dei miei, in cui alloggio in questi giorni di vacanza, cercando di essere degna
del momento che mi aspetta. Deve per forza chiedermelo stasera, mi ha detto che
sarebbe stata una serata importante, memorabile addirittura. E che può esserci
di più memorabile di una proposta nuziale? È vero, l’ultima volta che ha
parlato di “memorabile” era riferito alla partita di calcio, la finale di
campionato da guardare sgranocchiando tacos. Ma oggi è diverso, anche perché
non si gioca nessuna partita e, inoltre, mi ha detto che mi porta fuori, perciò
direi che sono al sicuro stavolta.
Passo
di nuovo in rassegna la mia immagine riflessa e mi sento di dire che è così che
vorrei descrivermi ai posteri; i capelli li ho raccolti in una coda alta, le
onde scivolano disciplinate fino a solleticarmi le scapole lasciate nude da
questo abitino estivo e leggero, bianco a stampa floreale che si intona
perfettamente con le décolleté rosso acceso col tacco sottile. Ogni parte del
mio corpo è perfettamente risaltata, le gambe sembrano più lunghe, io sembro
più alta, il push-up mi regala una terza abbondante e l’eyeliner attorno agli
occhi mi rende lo sguardo felino. Stasera sarà la mia serata, me lo sento.
***
Milano, Italia – settembre 2017
«Occhiali
da sole, portafoglio, chiavi… ho preso tutto!» Tancredi mi guarda sdraiato sul
mio divano, fa oscillare i piedi e la sua espressione è decisamente di scherno.
«Sicuro?»
«Certo
che sono sicuro, ho ricontrollato tre volte.»
«L’anello?»
«Ah
cazzo! L’anello, me lo stavo dimenticando!» Torno sui miei passi, afferro la
scatoletta di velluto marchiata Tiffany
dal comò della mia camera e la infilo nella tasca interna della giacca, come ho
sempre visto fare nel mondo del cinema. Quando faccio ritorno in salotto, il
mio amico ha sul viso un sorrisetto perplesso e smette di far rimbalzare la
pallina da tennis contro la parete.
«Sei
proprio sicuro di voler fare questo passo?»
«Certo,
credo che sia arrivato il momento di fare di Camilla una donna onesta.»
«E
tu vuoi realmente essere un uomo onesto?» Sembra scettico e mi dovrei sentire
offeso per questo.
«Perché
me lo stai chiedendo?» sbuffo andando a prendere dal frigo una bottiglia di
birra.
«Perché
ti stavi dimenticando il cappio, cioè l’anello, e ora hai bisogno di bere prima
di cena!» Allarga le braccia tirandosi in piedi, guardandomi come fosse ovvia
la sua osservazione.
«Non
mi sembri un grande amico, adesso.»
«Davide,
tu mi conosci.» Fa una pausa che dovrebbe essere a effetto. «Sono l’amico più
sincero che tu potrai mai avere!»
«Te
lo concedo, ma sei anche il più stronzo che conosco» replico chiudendo il frigo
in un rumore sordo. «Quant’è stata la tua relazione più lunga? Tre settimane?»
«Quattro,
il tempo perfetto per prendersi solo il meglio da una donna. Dopo cominci a
somatizzare ogni sua stronzata e tu, dopo quattro anni con la stessa, stai per
sposarti! Per forza mi preoccupo per te.»
«Sto
bene con Camilla, la amo e credo sia la donna giusta con la quale invecchiare.»
«Finché
divorzio non vi separi.» Congiunge le mani come a preghiera e fa una specie di
inchino.
«Che
coglione che sei!»
«Okay,
scusa, scusa! Sono sicuro che il vostro matrimonio reggerà ogni intemperia.»
«Ora
mi stai lisciando.»
«Non
ti va bene niente. In ogni caso, ti ricordi almeno dove devi portarla a cena?»
«Ho
tutto impresso nella memoria.» Sorrido tronfio.
«Tutto
tranne l’anello…»
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