domenica 18 febbraio 2018

Noi - Accecato dal Potere Serie Alfieri #7 di Lucia Tommasi


Concludo la mia domenica con “Noi – Accecato dal potere” Serie Alfieri #7 di Lucia Tommasi.


"Sembra che la mia vita da quando sono uscito di prigione si sia stufata di me e cerca di uccidermi senza armi."
Ecco cosa pensa Michele. La sua vita è una continua lotta non riesce a trovare pace mentre il mondo intorno a lui cerca di affossarlo o peggio ucciderlo a tutti i costi. Michele non riesce a staccarsi dalla sua famiglia e così facendo porterà a fondo anche loro con se. Un duro colpo lo attende in a
gguato e quanto meno se lo aspetta in una notte la sua vita smette di avere un senso. In una notte maledetta perde una parte di se e la strada per l'inferno è più vicina.

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In questo capitolo troviamo un Michele sempre più combattuto, sempre più indeciso su cosa fare, sempre più pieno di pensieri che non lasciano nemmeno un momento soprattutto da quando è riuscito ad ottenere quello che voleva da tanto tempo: il controllo su mezza Verona. Una vita sempre più pericolosa, che mette a rischio anche la sua famiglia. Ma Michele non riesce a staccarsi da Serena e dai suoi figli, non riesce a farne a meno. Loro sono la parte “normale” della sua vita, la parte più importante: loro sono la sua vita, l’unica cosa certa che ha.
E i suoi nemici sanno dove colpire, sanno quel’è il punto debole della sua corazza: la sua famiglia. Tenteranno in tutti i modi di far crollare il suo impero anche mettendo a rischio la vita delle persone a lui care.

Un’altra parte della storia di Michele e Serena forte e tormentata. Quando si tratta della tua famiglia fai di tutto per proteggerla e per tenerla lontana dai pericoli. Ma quando capita qualcosa alle persone a te care tutte le tue certezze vacillano e ti interroghi se quello che stai facendo è giusto oppure no. Ed è proprio quello che capita a Michele: tanti dubbi, tanta paura e tanta rabbia trasmettono le pagine scritte da Lucia in questa parte.

Anthony mi prende in braccio e il profumo del suo dopobarba mi investe. Ci voleva anche per lui una doccia. Poverino, mi è stato dietro una settimana di fila. Mi appoggia sul mio letto, lo ringrazio e va via. Non appena chiude la porta chiamoMichele. <<Ehi>> La sua voce mi fa venire già da subito il nodo in gola. <<Come valì?>> <<Bene, i bambini stanno bene.>> All’improvviso mi viene da piangere, ma devo trattenermi. <<E tu come stai? Hai un tono strano!>> Se n’è accorto. <<Sono solo triste.>> Mi scappa la verità. Non volevo intristire anche lui. <<Perché?>> <<Perché tu non sei qui con me e mi sento sola.>> <<Torno presto.>> La sua voce risulta rauca e vuol dire che anche lui vorrebbe piangere ma non lo fa perché secondo lui piangono solo i deboli. Ho visto piangere Michele poche volte in questi dieci anni. Asciugo una lacrima che mi ha rigato il viso. <<Tu stai bene?>> <<Come stamattina, tu come fai con il gesso, riesci a muoverti?>> <<Non tanto… ma Anthony mi aiuta.>><<Digli di tenere le mani a posto!>> Mi fa ridere finalmente. <<Lo fa già, ascolta posso chiederti una cosa?>> Devo farlo subito! <<Cosa?>> Spero solo che non siarrabbi. <<Posso chiedere a mia madre di venire ad aiutarmi?>> <<Certo.>> Eh? La risposta è anche stata tempestiva, non ci credo. Sarà sotto effetto di farmaci, sarà perquello.

La prossima domenica vi racconterò i capitoli più duri, quelli finali. Anche questo però è stato bello tosto. Oramai Michele e Serena e tutti gli altri personaggi mi sembra di conoscerli davvero e tutto quello che capita a loro mi travolge. Lucia è bravissima con le parole a far trapelare ogni sentimento, ogni emozione e non è facile staccarsi dalle pagine dei suoi libri. Anche in questa parte ho pianto, riso, mi sono arrabbiata e sono rimasta scioccata dal constatare che la fantasia di Lucia è subdola e cattiva a volte, ma anche estremamente dolce, soprattutto quando racconta di Michele con i suoi figli. Il suo linguaggio forte e a volte volgare, ma che ci sta con il racconto e con il carattere di Michele, rende tutto molto realistico.

Non mi rimane che assegnare 5 stelle anche a questa parte.
Grazie a Lucia e ci risentiamo la prossima domenica col racconto degli ultimi 3 capitoli della serie Alfieri quelli più tosti e difficili.


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