mercoledì 21 marzo 2018

Nessuno se non te di Katia Anelli


Oggi vi parlo del libro di Katia Anelli “Nessuno se non te”. Link acquisto

Alessandro Palmi è un tenente dei Gis, preciso e controllato, con una forte dedizione al lavoro, sua vera passione. Durante una missione in Iraq, la sua squadra, quella che considera la sua unica famiglia, muore a causa di un’esplosione. Unico sopravvissuto al disastro, in una condizione di equilibrio instabile, oscilla tra un opprimente senso di colpa ed un affamato bisogno di verità.
Cosa è realmente accaduto quel 20 ottobre 2016? 
Giulia Fainardi, divertente ma testarda, sta per concludere il suo tirocinio ed affermarsi come psicoterapeuta, quando il caso del tenente arriva sulla sua scrivania. Alessandro non è un paziente come tutti gli altri: il suo atteggiamento di chiusura e di ostilità non le facilita il compito. 
Giulia gli insegnerà che quando si tocca il fondo si può solo risalire. O sarà lui ad insegnarlo a lei? 
Due personalità diverse, eppure così profondamente simili, destinate ad incontrarsi. 
Al di là di ogni ostacolo. Al di là di ogni distanza.

«Per gli uomini come me, che fanno questa vita, l’amore è un compromesso. Credo che alla base ci debbano essere fiducia, rispetto e volontà, ma sono anche convinto che siano tre ingredienti alla base di ogni tipo di relazione, solo che quella con un militare trasforma la fiducia quasi in un atto di fede… Devi pensare che dall’altra parte c’è una persona che ti ama, anche se non te lo dice spesso; bisogna cercare ed essere bravi a spiegare tutto, senza mai dare nulla per scontato, avere pazienza e non sbottare alla prima difficoltà. La distanza non è facile, si veste da nemica, ma in realtà il segreto è imparare a farsela amica: continuare a desiderarsi, sostenersi, trovare una parola che dia sicurezza e conforto. Tutti i lavori presentano delle difficoltà e tutte le relazioni vivono dei momenti di tensione. Sono i soggetti che fanno la differenza, quello che vogliono e quanto sono disposti a fare o a rinunciare per ottenerlo».

Alessandro è un uomo forte, segnato dalle vicende che lo legano al suo lavoro. Non è facile per lui superare quella sconfitta, superare la tragedia di aver perso la sua squadra, la sua famiglia. Per gli uomini come lui avere una famiglia tutta sua non è semplice, potrebbe essere un ostacolo per la sua professione, o la sua professione potrebbe essere un ostacolo se vuole crearsi una famiglia.
È rientrato in patria dopo quel 20 ottobre 2016 segnato nel profondo, nell’anima. Alcuni tasselli dell’incidente accaduto alla sua squadra non combaciano perfettamente e lui non riesce a capire dove ha sbagliato, perché qualcosa è andato storto. Ad aiutarlo a capire, a liberarsi di quel peso c’è Giulia. Donna forte, ma a volte con mille insicurezze, a volte fragile, altre volte farebbe fronte ad una mandria di bisonti pur di raggiungere il suo obiettivo, che in questo periodo è riuscire a capire cosa blocca il tenente.

Non vi svelo di più perché vi toglierei tutto il bello e il fascino di questo libro che a mio parere vi terrà attaccati alle pagine fino alla fine come è capitato a me.
Katia è riuscita ad amalgamare molto bene la storia d’amore e quel velo di mistero che gira attorno alla missione di Alessandro. Un amore che coglie impreparati entrambi: Giulia non vuole cedere per questioni di etica professionale, Alessandro invece per dei limiti che si è posto perché con la sua carriera militare chi gli sta accanto dovrebbe accettare in primis anche quella. Si ritrovano però a comprendersi entrambi molto più di quanto credevano.

«Sì, penso che un pochino ti piace tirartela», arriccio il naso e confesso, «ma sotto quella scorza da duro si nasconde tanta voglia di comprensione. Sono sempre più convinta che, dietro le poche parole che dici, tu nasconda un mondo interiore ricco d’esperienze, certamente non sempre piacevoli, ma che hanno contribuito a farti diventare la bella persona che ho davanti. Quando non fai lo stronzo, hai la capacità di dire sempre qualcosa di profondo e corretto, spesso in generale, di sicuro per me», mi mordo il labbro, «per quanto il più delle volte desideri metterti le mani intorno al collo e strozzarti, ne esistono altre in cui vorrei usare le mie mani su di te per altri scopi», abbasso lo sguardo sulla ghiaia e mi sento arrossire. Oddio! Cosa mi è venuto in mente di dirgli? Mi prende il panico, così decido di rimediare e concludere in fretta: «Decisamente ucciderti sarebbe poco professionale», provo ad ironizzare in totale imbarazzo. Sento i suoi scarponi affondare nei sassi ed avvicinarsi. Mi ritrovo sovrastata dal fisico massiccio di Alessandro che si ferma davanti a me, infila una mano nei miei capelli sciolti, con l’altra mi circonda i fianchi, m’avvicina a sé: si piega e mi bacia senza neanche darmi il tempo di prendere fiato.
Mi toglie il respiro e mi dà la vita.

Mi è piaciuto molto come è riuscita ad alternare scene forti di investigazione, di tensione, ad altre di dolcezza e di romanticismo. Pagina dopo pagina tutti i pezzi sono andati al loro posto anche stravolgendo l’idea che mi ero fatta durante la lettura, sia per il caso di investigazione che per il rapporto tra i due protagonisti.

Ridiamo complici e divertiti. Poi, il mio tenente mi bacia fino a lasciarmi senza fiato. Ansimante gli accarezzo la guancia dov’è cresciuta un filo di ruvida barba e mi stringo di più a lui. «Mi sto innamorando di te», gli confesso e sprofondo nel nero dei suoi occhi. «Io amo già ogni singola cosa di te, perché amo te», lo osservo volare nell’azzurro dei miei. Se la vita fosse fatta di istanti e sensazioni incorniciate, questo, ad oggi, sarebbe il mio quadro più bello.

Faccio i miei complimenti a Katia, per questa storia intrigante e che mi ha conquistata e che si aggiudica le mie 5 stelle!

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