Oggi, con la mia tappa del review party, vi parlo del libro
di Sara Pellizzari “Buon compleanno”.
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“Scrivo da sempre,
amo imprimere su carta ciò che sento; inizialmente lo facevo solo per me
stessa, è stato un modo per allontanare l’ansia, per sconfiggere la paura.
Scrivevo a ruota libera frasi e pensieri, cercando in questo modo di esternare
i miei sentimenti. Poi ho deciso di provare a realizzare il mio sogno e sono
felice di esserci riuscita; amo i libri, adoro leggerli per evadere dalla
realtà e abitare ogni volta una nuova vita, adoro scriverli perché mi
permettono di emozionare ed emozionarmi.
Non pensavo di farcela, quando mi sono lanciata in questo progetto ero titubante e incerta, ma sapevo anche che dovevo dare voce alle emozioni. Dopo tanti anni, tanti Buon compleanno senza risposta, ho sentito che era giunto il momento di abbattere quel muro di silenzio e indifferenza che è tanto fragile quanto indistruttibile…"
Non pensavo di farcela, quando mi sono lanciata in questo progetto ero titubante e incerta, ma sapevo anche che dovevo dare voce alle emozioni. Dopo tanti anni, tanti Buon compleanno senza risposta, ho sentito che era giunto il momento di abbattere quel muro di silenzio e indifferenza che è tanto fragile quanto indistruttibile…"
È alle pagine
bianche che si affidano pensieri profondi, ricordi dolorosi, segreti inconfessabili
e racchiuderli in un libro è un modo per esternare emozioni personali che
nessuno conosce, ma che hanno bisogno di essere raccontate.
Ciò che unisce e divide Martina e Christian è il confine indefinito tra amicizia e amore. Rispettarlo o lasciarsi andare equivale a camminare in equilibrio precario su quella linea immaginaria, tra la voglia di rischiare e la paura di rovinare tutto.
Eppure, anni dopo, può davvero bastare scrivere la parola “fine” per dimenticare un sentimento così profondo e mai davvero archiviato?
Ciò che unisce e divide Martina e Christian è il confine indefinito tra amicizia e amore. Rispettarlo o lasciarsi andare equivale a camminare in equilibrio precario su quella linea immaginaria, tra la voglia di rischiare e la paura di rovinare tutto.
Eppure, anni dopo, può davvero bastare scrivere la parola “fine” per dimenticare un sentimento così profondo e mai davvero archiviato?
Una storia che ha cambiato ogni
previsione che avevo fatto.
Quanto può essere sottile il
confine tra amicizia e amore tra uomo e donna?
Martina è una ragazza che lavora
in agenzia viaggi, la sua vita scorre tranquilla fino a quando non si scontra
per caso con Christian.
Lui è un uomo che lavora come
pubblicitario per un’azienda e l’incontro con Martina è del tutto inaspettato.
È fidanzato, ma le emozioni che prova solo rimanendo nella stessa stanza con
lei lo destabilizzano.
Lo stesso accade a Martina.
Entrambi non cercano l’amore l’uno perché crede di averlo trovato, ma poi
scoprirà che non è proprio come lui è convinto che sia, l’altra perché troppo
ferita dal passato.
Quanto velocemente si può passare
da amicizia ad amore? Come si distinguono i due sentimenti?
Sono un po’ imbarazzata, so che è il mio migliore amico e che lo sfarfallio che avverto all’altezza dello stomaco non ha ragione di essere, ma non ci posso fare niente, non riesco davvero a controllarlo.
È il percorso che faranno i due
protagonisti: un esame introspettivo per capire se le emozioni che nascono dal
solo stare nella stessa stanza sia amore o amicizia. Una storia raccontata da
Martina, con il punto di vista di Christian che ogni tanto bussa alla nostra
porta.
Non mi sentivo così bene da troppo tempo e me ne rendo conto mentre lui mi stringe tra le sue braccia. E non so se è amore, ma non importa. Siamo noi e tutto il resto non conta. Siamo sulla nostra isola felice e qui nessuno può farci male.
Devo dire che però non mi ha
entusiasmato appieno. Manca un po’ di pepe, qualche emozione in più, è quasi un
diario scritto a quattro mani, ma dove non è stato pienamente descritto il
sentimento che prevale in quel determinato momento. Non so, manca qualcosa
perché lo renda più avvincente, più intrigante. Nel complesso la storia mi
piace, ma manca la parte emozionale che non è riuscita a raggiungermi. Il finale poi, mi ha lasciato un po’ l’amaro
in bocca.
Per questo assegno alla storia di
Martina e Christian 3 stelle.
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