È uscito oggi il nuovo libro di Sonia Gimor “Odiarsi a
Hollywood”.
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Qual è
la formula perfetta per un telefilm di successo?
Assumete un regista
famosissimo, scegliete un cast stellare e zoomate su due protagonisti con
milioni di fan. Aggiungete una bella carrellata di pubblicità mirata e il
trionfo sarà garantito!
E se i due protagonisti dovessero odiarsi?
Niente paura, a tutto c’è
rimedio. Organizzate una bella panoramica su una finta relazione: prendete
Abigail Wright e Nicolas Stevens, chiudeteli nell’ufficio del produttore, e
convinceteli a fingere di essere innamorati anche nella vita reale. In questo
caso utilizzate un grandangolo, vedrete che il telefilm supererà le vostre
aspettative.
Sembra un’inquadratura rischiosa…
Forse. O forse potrebbe essere
la migliore sceneggiatura della vostra vita. In fondo, odio e amore non sono
forse due facce della stessa medaglia?
Abigail è una giovane attrice che
ha ottenuto l’ingaggio dei suoi sogni. Ferita in passato, non cerca un uomo da
avere al suo fianco, sta bene da sola in compagnia del suo Oreste.
Nicolas è il bell’attore del
momento, sicuro di sé stesso, ma che sfugge dai sentimenti: vuole la sua
libertà ma in realtà a poche persona fa vedere il suo vero volto.
Una bella storia: ironica,
intrigante, romantica e che mi ha fatto sognare.
Nicolas recita e lo fa bene, tanto che a volte sembra
lo faccia anche nella vita di tutti i giorni; per lui sarà difficile lasciarsi
effettivamente andare, perché non vuole rivivere o far vivere agli altri quello
che ha passato lui. Solo con Abigail riuscirà a mostrare il suo vero carattere.
Lei è una brava attrice ma, al contrario di lui, non sempre riesce a nascondere
quello che prova, soprattutto dopo tanto tempo passato assieme forzatamente.
Una voce fastidiosa si intromette nei miei pensieri. Io non lo so cosa provo. Con Abigail sto bene, mi sento un uomo diverso a volte addirittura migliore. So che da quando è entrata nella mia vita tutto è cambiato, ma non sono sicuro di ricambiare i suoi sentimenti.
Una voce fastidiosa si intromette nei miei pensieri. Io non lo so cosa provo. Con Abigail sto bene, mi sento un uomo diverso a volte addirittura migliore. So che da quando è entrata nella mia vita tutto è cambiato, ma non sono sicuro di ricambiare i suoi sentimenti.
Ho pianto con Abigail perché Nicolas
alle volte è davvero una testa dura; ho riso assieme a loro per le frecciatine
e le sfide che si lanciano durante tutta la storia; in alcuni momenti avrei
voluto abbracciare lui stretto stretto assieme ad Abigail, perché mi ha fatto
tanta tenerezza.
Perchè non l'ho capito prima? Non si tratta di amicizia, o di simpatia, o di affetto... io la amo, e non me ne frega niente del sesso senza implicazioni, o della libertà, o del rischio che una relazione comporta. Voglio Abigail. Voglio litigare con lei e poi fare pace, voglio fregarmene del domani e vivere appieno il presente, voglio fare del mio meglio perchè l'espressione felice che conosco molto bene non abbandoni mai il suo viso. Ecco Quello che voglio.
Perchè non l'ho capito prima? Non si tratta di amicizia, o di simpatia, o di affetto... io la amo, e non me ne frega niente del sesso senza implicazioni, o della libertà, o del rischio che una relazione comporta. Voglio Abigail. Voglio litigare con lei e poi fare pace, voglio fregarmene del domani e vivere appieno il presente, voglio fare del mio meglio perchè l'espressione felice che conosco molto bene non abbandoni mai il suo viso. Ecco Quello che voglio.
Un film che l’autrice ha saputo
raccontare in modo molto scorrevole e coinvolgente: mi è sembrato davvero di
vedere la coppia protagonista: sul set della serie tv, in vacanza, accoccolati
sul divano. Un modo descrittivo che ti catapulta nella scena, che ti fa
riprovare le stesse emozioni e che mi ha fatto davvero venire i brividi.
Complimenti e non posso che assegnare 5 stelle.
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