Oggi partecipo con due racconti al Review Party del libro di
Artisti Vari “Quando il fine giustifica i mezzi”.
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Il primo racconto che ho letto è di Cristiana Meneghin “L’amore
di Gaia”.
Una storia futurista che racconta l’amore per il mondo della
Dea Gaia. Una madre racconta al figlio la storia di questa dea, lui che è
sempre stato affascinato dalla storia del mondo. Sola, perché il marito è un
capitano ed è in missione nella galassia, cerca di far conciliare tutto. Una storia
strana che mi ha stupita: l’amore raccontato da una madre al figlio, per fargli
anche capire gli errori che gli umani hanno compiuto sulla terra. Un finale
sorprendente che mi ha lasciato l’amaro in bocca e un po’ in sospeso. Una madre
sola che ha paura, ma che cerca di non trasmettere le proprie paure al
figlioletto. Quante di noi si nascondono pur di non farsi vedere fragili?
Mi è piaciuto questo racconto, anche se non è pienamente il
mio genere, ma mi fa riflettere su quanto noi uomini stiamo facendo del male
alla nostra Terra e soprattutto il mondo che lasceremo ai nostri figli.
La mamma rimase per un po’ a bocca aperta, poi decise di essere sincera: – a questa domanda figlio mio non ho risposta, saranno le tue azioni a dirlo, ma per quanto mi riguarda posso solo chiederti perdono per non essere riuscita a consegnarti un mondo migliore di quello in cui sono nata.
La seconda storia che ho letto è quella di Donatella De
Filippo “Sguardi persi”.
È il racconto di una ragazza che va a scuola e che ha una
compagna autistica. Sorprendentemente, rispetto al carattere di Valeria, la
ritroveremo a cercare di avere un rapporto con questa compagna. Riuscirà ad
instaurare un rapporto che renda più “normale” la vita di Miriam, cercando di
coinvolgerla in quello che i ragazzi della loro età fanno solitamente come ad
esempio una semplice pizza in compagnia.
Mi ha colpito questa narrazione, come è riuscita Valeria a
far capire anche ai suoi amici come Miriam avesse solo bisogno di essere vista
sotto un’altra prospettiva, come il comportamento di tutto se solo adeguato
alle esigenze del prossimo possa veramente far vivere meglio tutti ed aiutare
anche chi ha delle difficoltà in più. Una storia anche commovente che come
quella precedente mi ha fatto riflettere. Siamo tutti diversi ognuno di noi ha
bisogno di un rapporto con le altre persone che sicuramente non sarà uguale a
quello di un altro.
Ognuno di noi è diverso dall’altro ed è per questo che va rispettato, qualunque sia il problema che sta vivendo. E va ascoltato, non solo con la mente ma con il cuore, è questo che rende le persone più sensibili di altre. E ora se non vi dispiace, ho fame e voglio mangiare la pizza. Non è perquesto che siamo venuti? Vero Miriam?
Mi ha fatto molto piacere partecipare a questa iniziativa e
spero vogliate seguire anche le altre tappe e scoprire tutte le storie
contenute in questo libro che sono molto varie tra loro.
Grazie mille per aver apprezzato il nostro lavoro
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