Ho letto il libro di Silvia Gurieri “Sotto ai ciliegi in
fiore”.
Giulia è una ragazza ricca
della Toscana bene. La famiglia è vignaiola da generazioni. La sua vita è
perfetta fino a quando non scopre il tradimento del fidanzato a pochi giorni
dalle nozze. L'incontro con un uomo apparentemente misterioso le darà
l'ennesima lezione di vita. Convinta dalla famiglia a partire,raggiunge la
cugina Sarah sull'isola di Santorini. Il suo destino sarà legato ad una
maschera,ad un buon bicchiere di vino e ad un pizzico di vaniglia.
Giulia
è una ragazza resa fragile dagli avvenimenti, che cerca di mettere la solita
barriera attorno al cuore, per tenere tutti a distanza. Ma quando trovi la tua
metà, non puoi far nulla. Lui ti trova e ti arriva dritto dove tu non vorresti.
Ascanio
è un uomo particolare, che non ha peli sulla lingua e che non riesce a stare
lontano da Giulia. I loro primi incontri sono disastrosi, Giulia è impacciata.
Ma sono divertenti insieme.
Sarah
è una cugina speciale, la capisce al volo, la fa ragionare e le dà suggerimenti
appropriati in ogni occasione. È proprio quello di cui Giulia ha bisogno.
Ma
accadono cose a Giulia che non sono molto chiare durante il suo soggiorno
nell’isola greca, che mettono anche in difficoltà il rapporto con Ascanio. Prima
della partenza si è data le colpe di tante cose successe, ma riuscirà a capire
che non è lei quella sbagliata.
In
questo libro si sono susseguite una serie di emozioni contrastanti e forti.
Ho
riso tanto per le figuracce di Giulia, per i battibecchi con Ascanio e con la
cugina Sarah.
Ho
avuto paura ad un certo punto per i rischi corsi da Giulia e Ascanio.
Ho
trovato eccitanti gli incontri di Giulia e Ascanio e i giochi che hanno visto
lei protagonista in casa di una amica.
Ma
alla fine tutti i punti si ricollegano per scoprire una storia sorprendente che
non mi sarei mai immaginata. Sono rimasta stupita dalla piega presa pagina dopo
pagina. Una storia alla fine struggente, mi ha fatto piangere tantissimo. Mi ha
fatto battere il cuore come piace a me. Un carico di autostima che mi è entrato
dentro. Chi di noi non ha mai pensato di essere
sbagliato?
Il
mio pezzo preferito è questo:
«Stronzate, posso farti una domanda?»
«Certamente».
«La tua vita oggi come oggi ti rende felice? Io scommetto che sei stata più felice qui in questi pochi giorni che in venticinque anni di vita in Italia».
Adesso cosa rispondo?
Tentenno qualche secondo.
«Come volevasi dimostrare, lasciatelo dire da chi ti osserva da fuori, la tua vita è sempre stata uno schema ben preciso ma da quando sei arrivata non ti ho mai visto così serena e felice. Dai retta a me, accetta la proposta di Ascanio».
Non
mi rimane che dirvi di preparare anche i fazzoletti per completare al meglio
“l’assetto lettura” per questo libro.
È
per tutta la serie di sensazioni che mi ha fatto provare leggerlo che assegno 5
stelle alla storia di Giulia!
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