domenica 1 aprile 2018

Il gioco del fuoco di Elisa Mirno


Completo la mia giornata col parlavi dell’ultimo capitolo della Trilogia del Fuoco di Elisa Mirno “Il gioco del fuoco”.

Morto.
La bellissima quanto crudele Giselle da Mien lo voleva morto.
Innamorarsi della Mantide del mare si era dimostrato, per Luke Taylor, il più grande azzardo mai commesso. Attendere che il dolore passasse e che la donna scivolasse via dal suo cuore, sarebbe stato semplicemente impossibile. Con le terribili creature del mare intenzionate a dargli la caccia,
inghiottito ancora una volta in una spirale di guai, il gigolò scoprirà che il passato non è mai del tutto passato, tanto più se gli errori commessi dai propri avi, continuano a mettere a duro repentaglio la propria esistenza.
Costretti da una arcaica maledizione a dover restare lontani l’uno dall’altra, riusciranno Luke e Giselle, spinti dalla loro profonda attrazione, a non cader vittima del loro gioco mortale?
La battaglia finale, per sfuggire all’oscurità, sta per iniziare.


Luke in questo volume è realizzato, è diventato capitano e vive in mare. Tante cose sono cambiate nella sua vita, ma il primo ad essere cambiato è lui.
Tanti piccoli e grandi colpi di scena caratterizzano questa parte della storia, i tasselli cominciano a trovare posto e devo dire che è la parte che mi è piaciuta di più, quella più intrigante.
Vi dico solo che, secondo me, il filo conduttore che lega tutti i pezzi del puzzle è il mare. Il mare li ha visti amanti, il mare li ha visti nemici, il mare li ha visti complici. Tutto ruota intorno al mare. Sta a voi leggere la trilogia e capire il perché.

Luke si divise dal sesso di lei per rivolgerle un sorriso farabutto. Giselle era terribilmente gelosa del suo passato. Come un felino salì lungo il suo corpo tremante e perfetto per guardarle le labbra umide e rosse. «È vero, ma la prima volta che ho fatto l'amore è stato con una ragazza, su un tetto a Lisbona. Non gliel'ho mai detto, ma da allora ho sempre fatto l'amore con lei. Anche quando lei diceva di odiarmi. Anche quando mi riempiva di graffi… anche quando mi ha pagato, ho sempre fatto l’amore con lei. Solo con lei.» E abbassando il bacino, Luke premette la grossa punta congestionata del suo membro, contro la fessura di Giselle. «Non ho più paura di dirglielo».
«Dirgli cosa?» biascicò lei a fiato corto e fu tremendamente consapevole che se avesse sollevato il bacino, lui le sarebbe entrato dentro.«Che ti amo!» le sussurrò avvicinandosi al suo viso. I suoi bellissimi occhi la scrutavano, sotto le lunghe ciglia bionde. «Più della mia vita. Più di tutto!»
Devo dire che questo è la parte che mi ha colpito maggiormente, che mi ha coinvolto ed emozionato. Sono rimasta stupita di alcune verità svelate ed è grazie a queste che tutto ha cominciato a combaciare nel modo giusto. Ora la storia di fa completa e avvincente. Ho pianto, sospirato e il batticuore finalmente è arrivato.
La sua voce era roca e sensuale quando mormorò: «La mia bocca, la mia anima, il mio cuore… tutto di me è tuo».
Luke rimane un uomo da scoprire, da capire e da leggere: ci sta bene nell’epoca in cui Elisa ha ambientato la sua storia, ma starebbe molto meglio e come ho già detto, forse mi sarebbe piaciuto di più, averlo visto prender forma nei giorni nostri. Una storia lunga, di tempo dalla prima pagina del primo volume all’ultima di questo è passato inesorabile, cambiando tutti i protagonisti, maturandoli e rendendoli consapevoli delle loro emozioni.

Solitamente non amo molto le storie di questo tipo, preferisco quelle in cui posso sognare che magari poteva capitare anche a me, ma proprio questo capitolo della trilogia, mi ha fatto piacere la storia di Luke. Il finale poi è stato inaspettato e al cardio palma e con tante lacrime versate ed è per questo che assegno a questo ultimo capitolo 4 stelle!


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