Eccovi la sinossi:
Protagonista
del romanzo è Giada, una ragazza bellissima dall'animo complicato, che
appartiene totalmente al mondo ma su di esso domina dall'alto come una regale
aquila. È nata da una violenza subita dalla madre poco dopo il matrimonio e
segno indelebile delle sue origini sono in lei gli occhi grigi ereditati
dall'individuo che l'ha generata, marchio evidente impresso sul suo viso come
nel suo cuore. Rimasta da sola con un fratellino di sette anni, sposa un uomo
di vent'anni più grande, Dario Ameri, un rinomato direttore di banca
fiorentino, che per lei nutre un amore che rasenta l'ossessione. Nella sua vita
entra poi un giovane, Flavio Martini, una specie di scanzonato giramondo che,
dopo aver girovagato in Italia e in Europa per anni, ritorna a Firenze e,
colpito da Giada, bella ed apparentemente intoccabile, decide di fare una
scommessa con un amico, sicuro di far cedere l'ambita preda. Quello che in
principio sembra un divertente gioco, prende però una piega inaspettata e
sconvolgerà le vite di tutti coloro che ne resteranno coinvolti, sovvertendo
convenzioni e buon senso per addentrarsi nell'inestricabile labirinto dei
sentimenti, nel quale l'amore è l'elemento portante, l'amore in diverse sue
sfaccettature, anche nei suoi risvolti oscuri e morbosi, che possono
trasformarlo talora in odio, vendetta, dolore.
Ed eccovi un piccolo estratto:
“Quella devi
lasciarla perdere. È la moglie di un pezzo grosso, un direttore di banca, Dario
Ameri, un tipo con tanti di quei soldi che gli escono perfino dalle orecchie.
Era una che se la spassava, prima di sposarsi, ma da quando sta con Ameri è
praticamente irraggiungibile. Dammi retta, non fa per te. E poi, scommetto che
non riusciresti a combinare niente con quella lì, nemmeno fra mille e mille
anni!”
“E allora,
scommettiamo!” ribatte prontamente Flavio.
“Sei impazzito? Hai
ascoltato quello che ti ho detto?!”
“Più le cose sono
difficili, più mi divertono.”
“A me sembra
un’impresa da matti, però se sei convinto… Va bene, scommettiamo. E quale
sarebbe la posta in gioco?”
“Decidi tu, a me non
importa. Adesso mi interessa solo quella biondina.”
“D’accordo: se
riuscirai a portartela a letto, ti offrirò una cena nel migliore ristorante di
Firenze. Però, vedi di non imbrogliarmi: io mi fido della tua parola.”
Con una stretta di
mano i due suggellano il loro patto e la scommessa prende dunque il via,
trasformando colei che aveva sempre guidato il gioco, nella pedina del gioco
diretto da qualcun altro.
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