martedì 14 novembre 2017

Segnalazione "Senza tetto nè legge" di Alessio Moa

Vi segnalo il libro di Alessio Moa "Senza tetto nè legge"

Titolo: Senza tetto né legge
Genere: Noir\Avventura
Autore: Alessio Moa
Disponibile: Amazon in ebook e con Kindle Unlimited
Prezzo 1.49
Casa editrice: Self
Link d'acquisto: https://www.amazon.it/dp/B0776P3P9J
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Amazon Author:  https://www.amazon.com/author/alessio.moa
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Sinossi
Morrison è un rapinatore in fuga. L'unico bagaglio che si trascina dietro contiene il suo personale passaporto per la vita migliore che merita: un grosso astuccio ripieno di gioielli e pietre preziose, il frutto della sua ultima azione.

  Qualcosa però non va per il verso giusto. Appena prima di entrare in Arizona e poter così far perdere le sue tracce nel deserto, il fuoristrada lo abbandona. Costretto a proseguire a piedi, giungerà nei pressi di un'enorme discarica a cielo aperto, fetida, fascinosa, dove la sua mente vacillerà. Attirato da quel mondo in decomposizione, da quella surreale terra di nessuno, Morrison finirà per perdersi al suo interno.

  L'incontro con Willy, un ragazzino lacero e malnutrito che sopravvive nel suo regno di rifiuti come un monarca, segnerà una svolta: tra i due, entrambi in fuga da qualcosa o da qualcuno, si instaurerà un rapporto molto particolare, fatto di diffidenza, di competizione ma anche di amicizia. Morrison arriverà ad apprezzare la scaltrezza e i doni che Willy non gli farà mancare.

  La vicenda proseguirà in una fuga attraverso l'America più profonda, fatta di cittadine inospitali assediate dal deserto, strani incontri, case abbandonate dove trovare rifugio e conforto, fino a raggiungere il confine con l'agognato Messico.  Qui, circondati dal deserto di Sonora, la vicenda si concluderà in modo inatteso.

  Tra il noir e il crime d'avventura, tra la narrativa contemporanea e il romanzo di formazione, una storia cruda di redenzione, di sogni infranti, di speranze da riscattare.



Estratto:


«Hai ammazzato qualcuno durante la rapina?»La domanda lo aveva trafitto senza preavviso, in modo gratuito, come un coltello piantato nella schiena. Col cervello ancora immerso in una ronzante imbottitura di malessere, si era girato verso il ragazzo che lo fissava curioso, già perfettamente sveglio e sgombro da ogni residuo alcolico. Proprio quando le immagini di quel pomeriggio alla gioielleria sembravano farsi sfumate, lontane, ecco che una domanda indiscreta, macchiata d'innocenza, giungeva a demolire la diga faticosamente costruita per imprigionare le sue emozioni. Perché non c'era una risposta a quella domanda; lui aveva sparato, questo era chiaro nella sua mente, ma aveva realmente ucciso qualcuno? Tutti loro tre avevano sparato rispondendo al fuoco dei vigilantes, ma quali erano stati i colpi che erano giunti al bersaglio? Certo i suoi complici non avevano avuto fortuna, colpiti in pieno mentre stavano coprendo la sua fuga.I ricordi erano confusi, trasfigurati dalla sua ansia e saturi di particolari inverosimili. Solo gli spruzzi di sangue, solo quelli erano reali, e paradossalmente rappresentavano l'unica immagine colorata che ricordava. Il resto era solo grigio, un'uniforme serie di grigi, come grigia doveva essere la morte.

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