lunedì 24 dicembre 2018

"Dove cade il fulmine" di Ornella De Luca


Oggi vi parlo del libro di Ornella De Luca “Dove cade il fulmine”.


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Una minaccia dal passato, una lettera d'addio, una passione al sapore del mosto.
Jack Sanders ha cancellato i ricordi della sua infanzia, relegandoli in un cassetto segreto del cuore. Conosce solo Villa Sullivan, gli amici, le responsabilità del suo impiego e le ragazze avvenenti del Rose's Paradise, il night club dove lavora come capo della sicurezza.
Eppure, fino ai cinque anni, Jack era un'altra persona.
Aveva una famiglia che lo amava e che mai lo avrebbe lasciato orfano, ma una notte finita in tragedia ha cambiato il corso degli eventi.
Niente potrebbe spingere Jack a scavare in un passato che non desidera riesumare, se non fosse per l'arrivo di un regalo inaspettato…
Andréa Dumont è esattamente come vorrebbe essere.
Ha faticato tutta la vita per diventare la donna che è: una sommelier famosa, con abiti firmati indosso, acconciature di classe e inviti per i locali più lussuosi di Seattle.
Niente potrebbe spingere Andréa a lasciare la sicurezza raggiunta, la bolla di falsità e scintillio dentro la quale si sente protetta dagli attacchi esterni, se non fosse per una lettera d’addio ritrovata in soffitta…
Nello scenario di una vecchia azienda vinicola della Napa Valley, Jack e Andréa dovranno scavare a fondo nella polvere dei ricordi per far pace col passato e sentirsi finalmente liberi.
Una colpa da espiare, un segreto inconfessabile e una scatola piena di vecchi diari saranno i fili conduttori di un viaggio negli anni '70, nelle radici dalle quali inevitabilmente si tende a fuggire, ma alle quali ritorniamo sempre, ancor più inevitabilmente.
Come un fulmine attratto da un albero imponente.
Dove cade il fulmine è una storia di passioni antiche e nuove, un intreccio di vino e sangue che a tratti si confonde in un'unica terribile vendetta.
Dove cade il fulmine è il quarto romanzo autoconclusivo della serie The orphanage, che segue le vicende di cinque amici, cresciuti insieme nella spettrale “Villa Sullivan”.
Una storia molto interessante, intrigante e piena di colpi di scena. Jack così duro e testardo, ha condotto una vita rigida, piena di regole e poco amore. Cresciuto da solo ha trovato la sua strada come butta fuori nei locali. Un ragazzo alto, grande e grosso ma in fondo con un cuore grande, che non ricorda nulla dell’infanzia.
Andrèa è una ragazza raffinata, con la passione per il vino e un padre da comprendere dopo la sua morte e dopo aver trovato una lettera di scuse da parte sua.

Un libro avvincente che mi ha presa dalla prima pagina: una storia originale con tanti piccoli pezzi di puzzle difficile da collegare uno all’altro. Pagina dopo pagina la figura nascosta comincia a prendere forma. Il passato di Jack e Andrèa sembra legato ad un filo e quel filo arriva fino al loro presente. Le persone che credono di conoscere bene, alla fine si rivelano essere tutt’altro e questo li destabilizza. Quello che soprattutto destabilizza Jack è proprio Andrèa.
<<Sei proprio strana>>. <<Sei strano tu, se pensi che un abbraccio sia strano>>. <<Trovo strano che abbracci proprio me. Non faccio che sfotterti da quando ci siamo conosciuti.>> <<Non mi freghi più, Jack Sanders. Ormai ti ho capito.>> <<Convinta te>>. <<Sei un cane rabbioso che non fa che ringhiare. Eppure non mordi mai.>> <<So farlo, te l’assicuro.>> <<E ti dirò di più: io ti piaccio>>. <<Voliamo alto questa sera. Mah, sarà l’adrenalina per aver appena ucciso un uomo>>. <<Quasi ucciso.>> <<Forse>>. <<Ma ti piaccio>> <<Hai delle belle labbra, quando non le trucchi con quelle porcherie. Te lo concedo>> <<Io ti piaccio>> <<Mi piaci zitta e piena di mosto. Non è una grande dichiarazione d’amore.>> <<Ma ti piaccio>> concluse vittoriosa.
L’autrice mi ha lasciato col fiato sospeso quasi da subito. L’intreccio che ha creato è stato molto accattivante e mi ha spinto a proseguire la lettura pagina dopo pagina. L’amore che nasce piano tra Jack e Andy fa da cornice, ma il vero protagonista è il mistero che lega i due ragazzi al passato dell’azienda Vinicola. Tra rivelazioni e dichiarazioni sconcertanti alla fine ho tirato un bel sospiro di sollievo quando tutti i pezzi sono finiti al giusto posto.
Tra lacrime e sospiri e tanta paura per i protagonisti, alla fine sono nati anche dei sorrisi dalle mie labbra e mi sono sentita sollevata arrivata alla fine. Una storia scritta molto bene, anche se un po’ di sentimenti e batticuore in più ce l’avrei visto bene, un pochino di rosso in più come si suol dire; diciamo che a farla da padrone è il giallo più che il rosa ed il rosso, ma è un bel giallo intenso e che alla fine splende del colore del vino e dell’uva.


Complimenti ad Ornella e a questa bella storia non mi rimane che assegnare 4 stelle.

2 commenti:

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