Oggi vi parlo del secondo spin off della serie Swiss Stories “Il confine del perdono” di Carmen Weiz
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Due mondi completamente diversi, due anime, due cuori. Una
sola bugia…
A volte facciamo del male proprio a coloro che
amiamo di più.
Melanie Roseberg è un’insegnante con una vita
tranquilla e un amore incommensurabile per i libri. Amore che ha ereditato da
suo nonno, l’unico che sapeva ascoltarla e la faceva sentire protetta in ogni
dove. Con la sua morte, Melanie ha ereditato un tesoro di un valore
inestimabile, il cuore pulsante della vita del nonno ora è nelle sue mani, ma
non è l’unica a volerlo per sé…
Jodi Andrey Gregori è stato cresciuto per
governare, allevato per condurre e destinato a seguire le orme di un uomo al
quale è legato tramite il sangue, un’anima con la quale non ha niente in
comune. Andrey ha ereditato una maledizione,
dalla quale farebbe qualsiasi cosa per sottrarsi…
Si dice che l’amore, quello vero, non sbagli
mai. Che la potenza e la forza di questo sentimento possa sopravvivere a
tutto... perciò nemmeno a un rapporto basato su un gioco di potere, menzogne e
seduzione avrebbe potuto soccombere. Non è vero?
Jodi
è un uomo che si ritrova in un mondo di cui non vuole far parte, ed è molto
combattuto tra quello che deve fare per il ruolo che è destinato a condurre, e
la sua vera passione, la sua voglia di vivere una vita semplice e per quanto
possibile normale. L’incontro con Melanie non è del tutto casuale, ma metterà
in crisi il suo piano, in confusione il suo cuore e in crisi la sua mente.
Melanie
ha un sogno da realizzare, ha mollato tutto e investito tempo e tutto quello
che ha in questo progetto. Piovono proposte interessanti ma è intenta a
rifiutare tutto. Quando si presenta Andrey la sua sicurezza vacilla, il suo
corpo reagisce alla sua presenza come nessuno è mai riuscito a fare, ma cerca
di rimanere ferma sulle sue decisioni.
Una
storia intrigante, anche se devo dire che in questa occasione ho trovato la
scrittura dell’autrice troppo prolissa. La storia sarebbe stata bellissima e
più accattivante con qualche pagina in meno: l’ho trovata troppo descrittiva, troppi
giri per arrivare ad un punto che si poteva raggiungere in meno tempo.
Vorrei che ti innamorassi di un cuore che batta come il mio batte per te. Vorrei che lui ti faccia ridere, e vorrei che si innamori del suono della tua voce, della tua risata, così come me ne sono innamorato io. Come in un libro meraviglioso, voglio che anche tu abbia il tuo lieto fine e che possa portare avanti la tua vita.
I
punti di vista alternati di Jodi e Melanie hanno reso molto interessante la
storia, il finale bellissimo mi ha lasciato una piacevole sensazione se solo
fosse arrivato prima il libro sarebbe stato perfetto. Come dicevo trama ben
strutturata, ma ci siamo persi nel descrivere troppe cose, soprattutto all’inizio,
che magari non era così importante
conoscere nei minimi dettagli.
La verità era che, apparentemente, non ero mai stata innamorata di lui. Invece con Jodi, già dall’inizio, tutto mi aveva colpito come se fosse la prima volta, intrappolandomi in quella giostra di emozioni. Nel momento in cui i nostri occhi si erano incontrati sentii sulla pelle la loro potenza, ero stata una sciocca a sottovalutare quei sentimenti.
Ho
pianto, riso, sospirato e mi sono arrabbiata vivendo accanto ai protagonisti di
questa storia. Vivere per inerzia delle situazioni che ci vengono imposte, non
è facile ed è ancora più difficile togliersi da quelle situazioni. Provare dei
sentimenti quando la testa dice di ergere un muro attorno al cuore, non rende
semplice lasciarsi andare e vivere appieno l’amore che nasce nella coppia.
Ringrazio
l’autrice per avermi fatto conoscere la storia di Jodi che mi incuriosiva molto
e a cui assegno 3 stelle e mezza.
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