domenica 14 gennaio 2018

Uno scapolo da sposare di Marianna Vidal

È uscito ieri sabato 13 gennaio il quarto volume della serie Latinos di Marianna Vidal “Uno scapolo da sposare”.

Dopo un affrettato matrimonio, che lo ha reso padre, e una prematura vedovanza, Luís ha deciso che nella sua quotidianità non c'è più posto per il matrimonio. La vita è troppo breve per ingabbiarla in stupide regole sociali. L'amore non dura. Lo ha sperimentato sulla sua pelle e dunque è inutile illudersi che ciò possa accadere. Ben venga il divertimento, ma senza complicazioni.

La pensano diversamente i suoi familiari, pronti a tutto pur di trovargli la sposa perfetta.

Monica si è trasferita in Messico con la speranza di ottenere un lavoro e di incontrare il grande amore, ma se il primo bussa addirittura alla sua porta, il secondo è in fuga.

Luís Alvarez sarebbe l'uomo dei suoi sogni. Peccato che sembri disposto ad accontentare tutte, tranne lei.

Ana non ha incertezze: Monica è la sposa ideale per suo fratello e per spingerlo all'altare, senza pentimenti, è disposta a tutto.

Un viaggio tra Italia, Inghilterra e Messico alla scoperta del grande amore.

Per ora devo dire che questo è quello che mi ha colpito di più. Sono tutti degli autoconclusivi, ma per goderli al meglio vi consiglio di leggerli tutti, ne vale la pena per capire bene i legami tra i vari personaggi e girano intorno ai vari protagonisti e per capire meglio le loro storie.
Monica è la cugina di Giulia (protagonista del primo volume) e col suo appoggio  si è trasferita in Messico per seguire il suo sogno di diventare insegnante di italiano. Una ragazza normale, non di una bellezza strabiliante, o almeno così lei si vedeva. Ha lasciato l’Italia con l’intento di trovare la propria strada nel mondo.

Luis è un uomo ferito, pentito del passo fatto nel passato, di non aver saputo capire i propri sentimenti e di aver saputo prendere la decisione giusta prima che fosse troppo tardi. Dedica la sua vita al lavoro, all’amore per la sua piccola figlia e se la spassa con le donne, non passa mai molto tempo con la stessa e soprattutto il suo punto fermo è che non vuole più risposarsi.
È lui il protagonista quasi assoluto per me di questo capitolo; la sua grande famiglia ne fa da contorno e lo aiuta a capirsi, a comprendere quello che gli capita, quello che prova. Non sarà facile per lui, fermo con i suoi obiettivi, col muro attorno al cuore. Dopo la madre di sua figlia, non vuole più innamorarsi per non commettere di nuovo lo stesso errore del passato.

Monica entrerà nella sua testa e nella sua vita in punta dei piedi, piano piano, senza pretendere nulla e senza imporsi decisamente. Tra loro scatta la scintilla, ma entrambi cercano di combatterla, di non assecondarla, di mantenere le distanze, ma non sempre ci riescono.

«Non ti facevo tanto audace», sorrise divertito, mentre la accontentava, irradiando la stanza con la lampada sul comodino. «Poiché non si ripeterà, voglio un ricordo vivido del tuo corpo», gli afferrò la cravatta attirandolo a sé, mentre si lasciava ricadere di schiena sul letto, sorridendo invitante. «Chi ha detto che non si ripeterà?». Affondò le mani nel materasso, godendosi quel viso pieno, dai tratti regolari, soffermandosi sulla bocca morbida, oramai priva di rossetto, che si schiudeva in un sorriso, mentre gli cingeva il collo. «Se dobbiamo continuare a frequentarci, non dovrà ripetersi», spiegò con voce leggermente roca, mentre s'inarcava per ricevere il suo bacio. Avrebbe voluto protestare, ma il sangue gli saliva rapidamente alla testa, mentre quel corpo sinuoso e ricco di curve, passava sotto le sue mani. Tornò alla sua bocca, assaporando quel tocco fresco e avvolgente, che sembrava ogni volta condurlo a picchi di piacere. Gli bastava che loro lingue si sfiorassero per essere travolto da sensazioni goduriose e voluttuose, che lo spingevano a richiedere e ottenere di più, in un crescente vortice, che gli facevaperdere la cognizione del luogo e del tempo. A un tratto si ritrovò, come nel sogno, con lui disteso sul materasso e lei a cavalcioni, che con estenuante calma gli sfilava i bottoni dalle asole della camicia. «E se la situazione dovesse sfuggirci di mano?», a un tratto fu preso dal panico e sentì un nodo in gola. Non si sarebbe mai sposato. Voleva che questo fosse chiaro, ma lei sorrise, con una tale tranquillità, che ogni timore sembrò arretrare nella sua stanzetta.

Alla fine riuscirà Luis  a lasciarsi andare, a seguire il suo cuore, a capire di essere veramente innamorato di Monica? La sua famiglia farà di tutto per cercare di aiutarlo a scoprire i sentimenti che lo invadono, che abbattono le barriere del suo cuore, ma farà in tempo o arriverà tardi?
Una storia che mi ha coinvolto con una serie di emozioni: mi hanno fatto ridere per l’ironia che traspare ogni tanto, mi hanno fatto arrabbiare perché entrambi sono cocciuti e non vogliono mollare le loro decisioni, mi hanno fatto piangere perché in fondo Luis è il più dolce della famiglia, quello segnato di più dalle decisioni prese in passato e quello che si lascia andare con più difficoltà. Un uomo tenero, dolce e questa dolcezza traspare anche dalle pagine di questo libro.
Bellissimo, semplicemente.

Marianna ci lascia qua e là anche qualche indizio per i prossimi protagonisti della serie che io non vedo l’ora di scoprire se ho azzeccato o no. Anche perché voglio sapere come proseguono le vite delle coppie formate nei vari volumi che adoro e che mi dispiace lasciare andare.


Complimenti Marianna, hai creato una famiglia molto caliente che mi appassiona come mi  capita poche volte. Assegno alla storia di Luis 5 stelle!

1 commento:

  1. Grazie mille, Carla! Felice di sapere che Luis e Monica ti siano piaciuti. Il prossimo appuntamento con Latinos è con Ana e Demetrio...

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