venerdì 8 dicembre 2017

Blogtour "The Rainbow Maker" di Elena Sombre

Oggi partecipo con la mia tappa al Blogtour per il libro di Elena Sombre "The Rainbow Maker".



TITOLO: The rainbow maker
AUTORE: Elena Sombre
EDITORE: autopubblicato
Pagine: 431
Uscito il 15/11/2017
Eccovi la Sinossi:
Il romanzo è in forma di diario e svela rocambolesche disavventure, battibecchi, situazioni al limite del grottesco ma anche pungenti: una carrellata di buoni propositi e sentimenti segreti, di una donna comune mettendola completamente a nudo. Chetty ha un compagno di cui si è innamorata quando entrambi erano molto giovani e adesso è tanto inserito nella routine della vita a due quanto affondato tra i cuscini del divano. Lei forse ha perso il lavoro e non riuscire a capirlo è ancora più stressante di doversi rimboccare le maniche per cercarne un altro. Vede il suo mondo sbriciolarsi, ma quando si tocca il fondo poi bisogna per forza iniziare a risalire... non può essere tutto nero. È così che inizia la sua ricerca della felicità, ogni giornata dovrà essere dominata da un colore e lei ce lo racconta come se fossimo nella sua testa in ogni istante. Insicura e sognatrice si trova a dover fare i conti con i desideri e la realtà, una madre troppo invadente, vicine di casa strampalate, rivalità forse infondate forse no, la proposta di un amore illegale... E poi ha un’età da febbrone, nella quale non si riconosce, e questa forse è tra tutte la sua problematica peggiore. Sarà facile ritrovarsi nei suoi panni alla ricerca di un arcobaleno che ci piova addosso… a cuor leggero…

La mia tappa prevede gli Estratti e qualche teaser. Siete pronte?
GIALLOARANCIOLory mi ha appena dato una dritta, è questo che fanno le amiche.
Mi lascio cadere sul divano mentre un dubbio si fa sempre più strada in me: ho visto della malizia che lei di certo non ha mai avuto, le amiche non dovrebbero comportarsi così.Mi sento un po’ sporca, come se qualcuno mi avesse dato un calcio nel sedere mentre ero accucciata a pulire il camino, e mi ci avesse fatta piombare dentro.Non è una situazione piacevole, ma non me ne pento.Sì, l’ho detto.
Io non mi pento di essere stata una stronza prevenuta, essermi fatta dei film di cui solo io conoscevo la trama, ed essere stata tanto presuntuosa da pretendere di intuire pensieri e motivazioni altrui.Se non fossi stata un’amica malfidata, non avrei mai potuto vedere tutta quella luce che oggi Lory mi ha rovesciato addosso con i suoi consigli e la condivisione delle sue esperienze.
È stata il mio raggio di sole nella nuvola di malumore in cui mi ero nascosta, è stata la luce che, se prima non avessi sperimentato le tenebre, non sarei mai stata capace di apprezzare.Lo rifarei altre cento volte, non che essere una stronza prevenuta mi piaccia, ma per avere la certezza di possedere almeno un’amica vera vale anche la pena di sporcarsi un po’.”

BIANCO COME QUANDO SI SVIENE, NERO COME QUANDO SI È CIECHI
Pensare di poter fronteggiare forze più grosse di me è una spavalderia che non porta a nulla di buono. Mi rilasso e non scappo, sento l’impeto della tempesta prendermi non solo a schiaffi, giurerei di avvertire anche qualche calcio nel sedere, mentre tutte le mie forze sono concentrate sulla resistenza, finché il malumore passa lasciando un cielo terso e una visione più chiara.
La felicità non è il sole a vita in piena faccia, non è sinonimo di non avere problemi; la felicità è quando qualcosa si inclina, e allora nell’ombra che ti cala addosso, ti rendi conto che chi ti è rimasto accanto inaspettatamente brilla.”


VERDE IMBOSCATA
“Sto percorrendo il corridoio dell’ultimo piano, l’ufficio in fondo dopo tutti gli altri è il suo, ma lui fa capolino da uno di quelli a metà strada, uno dell’amministrazione.«Chetty, aspettami di là, arrivo subito da te.»Annuisco senza fiatare, la bocca aperta mi serve solo per lasciare che tutto il mio stupore esca e si allontani da me il più in fretta possibile.Come diavolo ha fatto? Riconosce il rumore dei miei tacchi?Prendo una delle sedie infilate sotto al tavolino nell’angolo e la piazzo davanti alla sua scrivania, mi siedo, prendo l’hard disk dalla borsa e me la sistemo tra la schiena e lo schienale della sedia.Così non va bene, ho paura che cada, dentro ho il mio pc, non si sa mai… in caso ci sia qualcosa da modificare. Mi alzo e riafferro l’hard disk dalla scrivania, con una mano tengo il corpo con l’altra l’attacco usb, il mio sguardo è fisso alla porta.Appena sento il suono di un passo sicuro avvicinarsi, giro la testa verso la finestra, forse vorrei catturare nel mio sguardo un po’ della luce che brilla dal sole di fine maggio. O magari mi serve solo una rincorsa per darmi il contegno di quella che non è ferma, impalata, in attesa, mentre mi volto verso la porta accogliendolo con un sorriso.«Ti accendo il pc» dice sbloccando lo screensaver e digitando la password. «Tu prepara tutto, torno subito» mi strizza un occhio dalla porta, mentre mi chiedo come abbia potuto sfiorare lo stipite con tanta precisione mentre avevo il suo sguardo nel mio.Io lo avrei preso in pieno.”




E se volete seguire le altre tappe del Blog Tour eccovi le date.



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