giovedì 21 dicembre 2017

Segnalazione "Amore fuori programma" di Anna Zarlenga

Vi segnalo il libro di Anna Zarlenga "Amore fuori programma".

Amore fuori programma.

Autore Anna Zarlenga

Collana “Un cuore per capello”



Sinossi



Lia è un'aspirante cantante con un bel caratterino. Ironica, diretta, leale, la ragazza guarda alla vita con occhio disincantato e non si fa troppe illusioni sull'amore. Incontrare Stefano metterà a dura prova la sua pazienza. Fin dal primo incontro sono scintille a causa di una profonda incompatibilità di carattere.
Stefano è un brillante avvocato, bello, ricco e di buona famiglia. Il classico figlio di papà, categoria che Lia ha sempre evitato come la peste. Non sopporta la totale assenza di freni della ragazza, che dice quello che pensa in qualsiasi momento, anche a sproposito. La sua capacità di spiazzarlo lo irrita, soprattutto perché Lia tocca inconsapevolmente i suoi nervi scoperti.
 Lei lo odia, lui la odia: è sicuramente amore.

Immagine di copertina: Angel Graphics.

Estratto:

Trovo Lia comodamente stravaccata sulla mia poltrona, quella che a momenti non può toccare nemmeno la donna delle pulizie. Ci tengo particolarmente alle mie cose. Le cose mie sono mie e basta.
 Richiudo la porta e le lancio uno sguardo al vetriolo.
«Puoi sederti da quest'altra parte?» la invito, non troppo gentilmente.
 Per tutta risposta lei si accomoda ancora di più e solleva le gambe sulla scrivania, offrendomi una panoramica completa della sua persona. Intimo a me stesso di non reagire in nessun modo.
«Sono comoda così, grazie» ribatte lei sostenendo sfacciatamente il mio sguardo.
«Come mai sei venuta a trovarmi? Sei nei guai? Di cosa sei accusata? Fammi indovinare… porto d'armi illegale? Offesa al pudore? Stalking? Guida pericolosa e omissione di soccorso?» le chiedo.
«Omicidio. Il tuo» risponde con un sorriso tagliente. Esulto tra me: Il mio piano sta andando a gonfie vele.
«Oh, sono emozionato! E a cosa devo un onore tale da meritare la morte per mano tua?»
 «Non fare il cretino, lo sai benissimo» ringhia, perdendo il sorriso e la calma apparente che sta cercando di mostrare. So che non vede l'ora che io faccia un passo falso per saltarmi addosso e farmi lo scalpo, ma non le darò questa soddisfazione.
«Non ne ho assolutamente idea, mia cara. Sono un avvocato, e per definizione ho parecchi nemici. Se dovessi segnare tutti i motivi per cui mi vorrebbero morto avrei la casa tappezzata di nomi» dico guardando in alto, concentrandomi particolarmente sulle fattezze del lampadario per non scoppiarle a ridere in faccia.
«Non ho dubbi in merito, avvocato dei miei stivali, ma è inutile che tu faccia finta di non capire. Sai benissimo di cosa sto parlando»
La guardo come se cadessi dalle nuvole. «Giuro che non ne ho idea. E, a proposito di stalking, come hai fatto a sapere dove lavoro?»
Lei scoppia in una risata isterica e si alza dalla mia poltrona (finalmente!) avvicinandosi a me con passo ondeggiante. Cavolo, se sa portare i tacchi!
«Non c'è bisogno di essere una stalker, pinguino. Il tuo cognome e il tuo faccione sono su parecchi cartelli sparsi per la città. Si vede proprio che hai un ego smisurato.»
 «Ti assicuro che non ho solo quello, di smisurato» ribatto. La frase mi è uscita a tradimento, non so nemmeno perché, ma vedo che le fa un certo effetto perché diventa rossa come un pomodoro. Le battute a doppio senso la sconvolgono? Buono a sapersi.
«Porco!» sibila tra i denti, mentre io gioisco per averla messa in difficoltà…










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