Oggi vi parlo del libro di Manuela Chiarottino “Sex toys e
mucho amor”.
Serena è la classica ragazza della porta accanto, che
vedi raramente, che si intabarra in casa, sommersa di libri e circondata di
miagolii indistinti. A differenza della dolce fanciulla acqua e sapone che
immagini, però, Serena nasconde un’identità segreta: la scrittrice di racconti
erotici. Sotto le mentite spoglie di una semplice giornalista, infatti, Serena
trascorre ore al computer a elaborare torride relazioni d’amore, da cui
talvolta la sua vicina prende spunto per rendere pepato un matrimonio in disuso.
Ma non crediate che sia tutta rose e fiori, la sua vita… Con una storia
fallimentare alle spalle che non vuole neanche ricordare di striscio, infatti,
Serena è perennemente in bolletta e trovare un lavoro stabile è ciò che la
pungola da mattina a sera. L’unica cosa che la fa desistere dallo strangolare
qualcuno è la presenza di Flor, la sua migliore amica, ma la disperazione è
alle porte e Serena non sa più dove sbattere la testa. Almeno finché Alejandro,
il cugino di Flor, non piomba a Torino per delle vacanze e non travolge la sua
vita a ritmo di tango e sguardi calienti, tocchi sensuali e allusioni per
niente velate. Con un’allegria insospettabile, lo spagnolo irrompe nella sua
vita e segna il via a un domino di novità che Serena non si sarebbe neanche
lontanamente sognata… o forse sì? Dall’autrice di Ancora prima di Incontrarti e
Un perfetto vestito portafortuna, una storia frizzante, allegra, hot. Perché se
è vero che l’amore riscalda i cuori, nel frattempo un sex toy può aiutare!
Serena è la classica autrice che fa parte dei nostri amati
gruppi di libri: si barcamena tra il nuovo lavoro, spesa, casa, amici e vicini.
Non cerca l’amore perché la rottura col suo precedente fidanzato l’ha segnata
molto. Ma il caro Alejandro la metterà in difficoltà perché non riesce a
mantenere le distanze come vorrebbe.
Alejandro è spagnolo, mucho caliente, e tra una risata e l’altra
la conquista senza il minimo sforzo, a parte la reticenza di Serena a lasciarsi
andare.
Lei è decisa a vivere questa avventura per quello che è visto che Alejandro presto dovrà tornare al
suo paese.
Una storia divertente: sentire come Serena si rapporta con
le vicine di casa che le chiedono sceneggiature da ripetere con i mariti
contornate da giocattoli erotici e completino osè è uno spasso; le figuracce
poi che fa con Alejandro sono ironiche al punto giusto.
Alejandro sta al gioco, ma qualche volta i malintesi sono
dietro l’angolo. Non è facile per Serena lasciarsi alle spalle quello che l’ha
ferita e vivere quello che il destino le ha messo a portata di mano.
Non mancano le scene sensuali e calde, d'altronde lo
spagnolo è così. Non manca nemmeno il
romanticismo e in un libro come questo ci sta molto bene.
Ambientata vicino al periodo natalizio è una storia da
leggere con leggerezza, per divertimento, che ti prende e ti tiene appiccicata
fino alla fine.
«Sì, forse hai ragione…» mormoro aderendo al suo corpo; allungo il collo per raggiungere il suo orecchio e gli soffio un po’ di aria calda per stuzzicarlo a mia volta.
«Certo che ho ragione, princesa, ma anche tua madre…» commenta, baciandomi ai lati della bocca. «A proposito dell’atmosfera natalizia…» «Atmosfera, cosa?» chiedo mentre infilo la lingua calda e furtiva nel suo orecchio. Lo sento rabbrividire, così passo a mordicchiargli il lobo e già immagino come proseguirà il pomeriggio. I piatti accumulati nel lavello dovranno attendere. «Ho pensato che noi ora potremmo…» «Potremmo…» I nostri corpi stanno strusciando uno contro l’altro, e avverto la sua eccitazione che prende vita. Eppure Alejandro continua ad allontanarsi da me in una lenta e dolce tortura. «Be’, potremmo lavare i piatti e poi uscire a comprare un albero e qualche decorazione.» Dalla sorpresa gli mordo l’orecchio con cui stavo ancora giocando, e lui fa uno scatto all’indietro. «Cosa?» «Cosa?» Ci guardiamo spaesati. «Pensavo che… e tu mi dici di lavare i piatti e poi uscire a caccia di alberi? A due giorni dal Natale?» «Mi hai morso il lobo dell’orecchio!» Quante storie, gli uomini… Sorrido, contemplando il lobo appena arrossato… più o meno. «Perché ci tieni così tanto?» chiedo, afferrando di nuovo il discorso. «Penso che sarebbe bello. Io sono qui, lontano da casa… credo che… sarebbe bello, ecco.» Come si fa a dire di no a due occhi che ti scavano dentro peggio di un bulldozer e che ti sconquassano gli ormoni? «Va bene, hai vinto. Laviamo i piatti e andiamo, ma ti devo confessare che hai perso un pomeriggio di fuoco. Stavo per mettere in pratica il mio racconto sulla donna proveniente da un altro pianeta… un pianeta privo di essere maschili da molti, molti anni…» e accentuo le ultime parole prima di avviarmi sculettando verso il lavello. Con la coda dell’occhio lo vedo tirare un lungo sospiro e sorrido, soddisfatta. Non so, alla fine, chi abbia vinto davvero.
Mi è
piaciuto molto questo libro, Serena è una donna normale che combatte con i
cambiamenti della vita, che si sente a volte “sbagliata”, ma che sfugge alla
lotta interiore e si lascia andare.
Una bella
storia da consigliare assolutamente. E per questo assegno al libro di Manuela 4
Stelle!
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