Oggi partecipo al review party del libro di Marta Arvati “Fino
a te”.
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È l’estate del 1999: Laura e i suoi amici partono
verso Riccione per una vacanza-lavoro. Doveva essere soltanto un’occasione per
evadere e staccare dalla solita routine, ma l’incontro con due famosi calciatori
cambierà per sempre la vita della ragazza, e non solo.
Massimo le regalerà impetuosi e travolgenti brividi,
mentre Roberto le scalderà l'anima come un’intensa e rassicurante fiamma. In
ballo però non c’è solamente il cuore di lei: a complicare le cose sarà anche
l’amicizia che dura da anni tra i due affascinanti atleti. Seppur con
difficoltà, Laura arriverà a compiere tra loro una scelta. Ma tra parole non
dette e accuse rinfacciate per rabbia e orgoglio, tutto prenderà una piega ben
diversa da quella prospettata.
“Finita
l’estate, finirà tutto.” È questo che Laura continua a ripetersi: sarà
davvero così?
La storia di Laura è lunga e
complessa. Una ragazza che affronta tutto senza far trapelare le proprie
emozioni e che segue sempre la ragione e quasi mai il cuore. Un carattere forte, testarda e determinata,
cerca di affrontare sempre tutte le sfide che la vita le mette da parte. Quando
però nel suo cammino si presentano Roberto e Massimo, tutte le sue certezze e
il suo solito modo di vivere viene messo in dubbio.
Decisioni sbagliate, fraintendimenti;
atteggiamenti che si dimostreranno errati, e chiarezza fatta troppo tardi
dentro di sé, porteranno Laura a cambiare strada, a tornare sui suoi passi e a
rivedere il suo atteggiamento con sé stessa e con gli altri.
Un libro che spazia per molti anni,
molti periodi della vita della protagonista, circondata dagli amici di sempre e
da quelli nuovi, avrà momenti di piena felicità e altri di sconforto più
profondo che affronterà, però sempre da sola: Luana non ama mostrare agli altri
le sue debolezze ed è per questo che spesso si ritroverà incompresa, giudicata,
ma sempre senza cattiveria, anzi per aiutarla a superare i giorni più
difficili. La protagonista spesso si sente sbagliata, in colpa e indecisa, per questo a volte preferisce allontanarsi da
tutto e tutti per riprendere la strada giusta.
Un finale inaspettato poi mi ha
colpita. L’amore, quello vero, è come l’amicizia, resiste al tempo, alle
incomprensioni, alle dure batoste che l vita ci mette nel cammino.
Il destino sono le carte che peschiamo dall’inesauribile mazzo della vita e soltanto noi alla fine possiamo decidere come giocarle, assumendoci la responsabilità delle nostre scelte. Cosa ci importa se è già tutto stabilito? Noi non lo sappiamo, tanto vale scrivere in prima persona il libro della nostra esistenza, agendo da soggetti e non da passivi oggetti.
Storia raccontata in terza persona,
mi porta a non coinvolgermi completamente e anche il racconto molto lungo è
forse troppo dispersivo per il mio gusto, ma non mancano le emozioni trasmesse,
in questo l’autrice è molto brava. Ho pianto con Laura e le amiche, ho riso
alcune volte con le sue battute o con gli amici scherzosi. Ansia ha prevalso
per la maggior parte del libro e una certa tristezza che mi ha accompagnata quasi
per tutta la lettura.
Per questo alla storia di Laura
assegno 4 stelle.
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