Oggi con la mia tappa del review Party, vi parlo del libro
che ho letto in anteprima per voi: “Tra le tue braccia” di Maria Rita Russo.
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Vivian
White, nota ghostwriter, si trasferisce ad Aspen per un importante occasione di
lavoro: scrivere la biografia di Edward Pratt. A casa di quest’ultimo, provato
da una malattia terminale, è accolta come una di famiglia tanto che tra lei e
Samuel, il figlio adottivo di Edward, scocca da subito una passione
travolgente. L’arrivo inaspettato del fidanzato, però, crea scompiglio nella
prematura relazione e Vivian si trova davanti a una scelta importante. Ma non
solo: Samuel si muove segretamente indagando sul suo passato e scopre una
sconcertante verità sui natali di Vivian, qualcosa che potrebbe far riaffiorare
un segreto scomodo e troppo presto dimenticato.
Quante cose possono avere in comune due persone che non si
conoscono affatto? Forse più di quelle che crediamo o che ci immaginiamo.
Vivian è rimasta da sola, ha avuto una famiglia forse per troppo
poco tempo. Ora la sua famiglia sono i suoi amici e ed il suo ragazzo. Quando si
trasferisce ad Aspen per scrivere, in qualità di ghostwriter, il suo nuovo
libro e conosce Edward da subito si ritrova catapultata in una nuova casa ed in
un ambiente che considera già familiare. Tra lei e Samuel sarà subito chimica e
questo la spiazzerà perché tutte le sue certezze saranno in bilico.
Samuel è un uomo che ha trovato la sua dimensione, il suo lavoro,
la sua famiglia, ma avere accanto Vivian rende tutto diverso. Il suo passo,
forse azzardato, lo metterà in crisi.
Una bella storia che credevo si sviluppasse diversamente ed il
fatto che mi abbia spiazzato è senza dubbio una buona cosa. Quando pensavo che
oramai le cose erano fatte e sarebbero vissuti felici e contenti il destino e
quella testa dura di Samuel ci hanno messo lo zampino e hanno scombussolato i miei
pensieri.
La vita mi ha insegnato a non essere troppo sentimentale, ma ci sono cascata perché è impossibile respingere un sentimento come l’amore.
Ho riso e pianto con questa coppia. Un viaggio al ritrovo delle
proprie origini e dell’amore che nasce nel cuore. Ho sospirato con Vivian e mi
sono immaginata accanto a lei a stringerle la mano nei momenti più difficili.
Avrei a volte abbracciato Samuel, ma lo avrei anche sgridato perché testardo
segue la sua strada senza pensare alle conseguenze.
Un libro che ho letto d’un fiato e che mi ha catturato dall’inizio
alla fine. Ed è proprio il finale quello che mi ha piacevolmente stupito e che
mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo.
A volte si pensa stupidamente che sia più semplice fare finta che i sentimenti non esistano, preferendo la sicurezza all’insicurezza che una storia d’amore può dare. Ma questo non significa che essi svaniscano nel nulla. Rimangono sempre lì, a ricordarci del tempo e delle energie che stiamo sprecando, cercando di vincere qualcosa che non si può neppure combattere.
Complimenti all’autrice che col suo modo semplice e genuino è
riuscita a trasmettermi le sensazioni dei protagonisti, le loro paure e le loro
gioie, ma anche la tristezza in alcuni momenti. I punti di vista alternati dei
due personaggi principali mi hanno accompagnata lungo tutto il loro viaggio e
devo dire che hanno completato il racconto in modo ottimale.
Alla storia di Vivian e Samuel assegno 5 stelle.
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