Oggi vi parlo dell’ultimo
libro della The Orphanage Series “Tracce profonde lungo il fiume” di Ornella De
Luca con la mia tappa del Review Party.
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Dai
boschi della Russia alle Ghost Town americane, un viaggio sia fisico sia
mentale sulle colpe e le imperfezioni che non perdoniamo a noi stessi.
Igor Krovopuskov è
ancora, ostinatamente, single.
Tutti
i suoi amici sono andati avanti, hanno detto addio ai fantasmi del passato e,
da orfani qual erano, hanno trovato una famiglia su cui poter contare. Ma Igor
non ci pensa proprio.
L’amore
è solo un’altra di quelle favole che non ha mai ascoltato da bambino, alle
quali nessuno gli ha dato la possibilità di credere.
È
ancorato con le unghie e con i denti alla sua vita da lupo solitario e a ciò
che l’orfanotrofio ha sempre rappresentato per lui: l’unico luogo sicuro in cui
abbia mai vissuto.
In
lui convivono sia “l’Orso”, la testa calda più temuta di Boston, sia il
ragazzino che mormora parole in russo durante la notte. Quale delle due parti
prevarrà sull’altra? Ma soprattutto: a chi appartiene il nome che Igor evoca
durante i suoi incubi peggiori? Chi è Nikolay?
Una
matassa di capelli blu, occhiali da vista a fondo di bottiglia, piercing al
naso e vestiti vintage: Marlena Zara
Sharon è il risultato più improbabile dell’incontro fra antico e nuovo, una
nerd mascherata da punk che ha smesso di vivere la sua vita dieci anni prima.
Quando
ha perso tutto ciò che aveva ed è rimasta da sola ad arrancare nel mondo.
“Arrancare” nel senso più letterale del termine, visto che Marlena è costretta
a zoppicare ed è oggetto del più bieco bullismo da sempre.
Sarà
una rapina nel negozio d’antiquariato dove lavora a darle la spinta a cambiare
qualcosa e a lottare per la prima volta per ciò che non può sopportare di
perdere. E il furto di un prezioso manufatto sarà la causa di un viaggio
attraverso gli Stati Uniti con un’insolita compagnia…
Igor è un “orso” che rimane chiuso
nella sua zona sicurezza e che vive alla giornata seguendo poche semplici
tappe: mangiare, dormire, lavorare e qualche volta divertirsi. Non dorme sogni
tranquilli, ma cerca di andare avanti. Quando, però, gli toccano la cosa che lo
lega ai suoi fratelli, ai suoi amici di una vita, decide di rimettersi in gioco
e di andare a scovare chi ha osato farne a quel luogo sacro.
Marlena è una ragazza che sopravvive
alla sua esistenza chiusa nel suo bozzolo protetto, con pochi contatti con la
gente se non per il suo lavoro. Adora le cose vecchie e anche il suo aspetto
sembra quello di una ragazza di altri tempi. L’incontro con Igor le scombussolerà
le poche certezze che ha.
Una storia anche questa di un viaggio
intenso: per Igor all’inizio avere Marlena accanto è una tortura, ma poi non si
sa come, si ritrova a trovare piacevole la sua compagnia. Lo stesso per Marlena
che si considera sbagliata che si nasconde dentro abiti informi e il suo
aspetto da stramba.
Il percorso per entrambi sarà in
salita, pieno di insidie, ma assieme riusciranno a superare ogni ostacolo, sia
quelli reali che quelli dentro di loro: diventerà naturale confidarsi, svelare
all’altro quello che nessuno sa, quello che hanno sempre custodito all’interno
del loro cuore. L’orso si mostrerà meno animale e più umano, e la stramba
aliena blu si dimostrerà meno stramba e più “normale”. Sentimenti ed emozioni forti colpiranno entrambi.
Al mio fianco, Igor scalpitava a causa della camicia che era stato costretto a indossare per l’occasione, e persino io ero stata conciata come una bambola da un’Ivory ben lieta di truccarmi e prestarmi un vestito dei suoi. Alla fine, io e Igor sembravamo entrambi una versione più ripulita di noi stessi; ma era un sollievo sapere che, una volta tornati a casa nostra avremmo potuto indossare di nuovo le solite tenute.
L’autrice è stata molto brava con la
sua scrittura scorrevole e molto accattivante e i punti di vista alternati dei
due protagonisti mi hanno catapultata al loro fianco. A volte sembrava di
essere dentro alla scena e vederla con i miei occhi: ho riso per le battute di
Igor, pianto con Marlena per i suoi racconti e le sue difficoltà interiori; li
avrei tenuti entrambi stretti in un abbraccio e coccolato anche Gallina che
sembra comprenderli ed ascoltarli come un umano non sarebbe in grado.
Un finale poi inaspettato e pieno di
ansia mi ha colpita piacevolmente e fatto tirare un sospiro di sollievo.
Faccio i miei complimenti all’autrice
e assegno alla storia di Igor e Marlena 5 stelle.
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