Oggi la mia tappa del review party per il libro di Sara P.
Grey “Dolce come il fiele” edito da DRI Editore e uscito l’8 luglio
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INGREDIENTI:
1 chef pâtissier dal caratteraccio
impossibile (a temperatura ambiente)
1 pasticcera adorabilmente testarda (NON
agitare prima dell’uso)
Zucchero e fiele q.b
Peperoncino 1 pizzico
PER STUZZICARE/DECORARE:
Scarpe rosse 1 paio
Divisa da chef, che metta in risalto i
muscoli – a piacere
Asciugamano 1, il più striminzito possibile
PROCEDIMENTO:
Gettare lo chef e la pasticcera sotto i
riflettori del talent show culinario più gettonato della stagione, mescolare
con abbondanti battutine e un pizzico di agrodolce e lasciar macerare nel
disdegno reciproco fino a che non cominciano a far scintille. Ottenuta la
miscela esplosiva, gustare con abbandono. E non ti preoccupare se sembra la
ricetta per un disastro assicurato, alcune delle preparazioni più riuscite
della storia sono il risultato di errori inaspettati...
Una storia divertente da leggere
sicuramente sotto l’ombrellone per rallegrare le giornate di sole.
Amalia è una ragazza che ha fatto della
sua passione il suo lavoro. Il rapporto conflittuale con quella che dovrebbe
essere la sua famiglia, le fa venire il dubbio se accettare o no la proposta di
suo padre. La decisione che prenderà cambierà dentro di lei quelli che erano i
suoi punti saldi.
Lorenzo è un pasticcere rinomato,
giudice di gara, sarà critico e rigido con Amalia, forse anche troppo. Un paio
di scarpe rosse, però, cambieranno la sua idea e renderanno più difficile per
lui mantenere quella maschera che si è imposto di indossare sotto i riflettori.
Una storia intrigante, che mi ha
conquistata, anche se manca un po’ quel guizzo che non so ben spiegarmi cos’è e
che poteva renderla meravigliosa. È scritta bene, forse manca un po’ di
peperoncino in più che con la dolcezza del cioccolato si sa ci sta molto bene. Nonostante
questo trovo che il modo di scrivere dell’autrice sia molto azzeccato per
questo genere e che i personaggi siano ben caratterizzati.
Non c’era mai stata alcuna possibilità che accadesse il contrario: due persone non potevano fare ciò che facevano loro senza lasciarsi “contaminare”. Trascorrere tanto tempo con Amalia aveva cambiato le sue prospettive, dormirci le aveva ribaltate completamente.
Tra risate e sospiri ho portato a
termine la lettura in pochissimo tempo, curiosa di scoprire quale sarebbe stato
il dolce che avrebbe conquistato Lorenzo, quale quello che Amalia ama di più. Tra
miele e limone, non avranno vita facile: punzecchiature, dispetti e malintesi,
ma anche la paura di lasciarsi andare ai sentimenti, sono le caratteristiche di
questo libro.
<<Ma
lo sei!>> protestò lei, perché era la verità era l’unico, e forse lo
sarebbe rimato per sempre. Prima di lui non aveva mai avuto tempo o voglia di
spendersi così tanto per un’altra persona, non aveva mai creduto che ne valesse
la pena, poi era arrivato lui e non c’era stato più niente da fare.
Raccontata in terza persona ma con
dei riferimenti diretti alternativamente ad Amalia e Lorenzo, mi ha tenuta
compagnia in questi pomeriggi al mare. Un finale poi praticamente perfetto mi
hanno lasciato con un sospiro, soddisfatta e col sorriso.
Faccio i miei complimenti all’autrice
e alla DRI Editore che anche in questo caso non ha sbagliato il colpo.
Alla storia di Amalia assegno 4
stelle.
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