Oggi review party per il libro di Giacomo Assennato “Dimmi
chi sei”.
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Antonio è anziano e ha bisogno di liberarsi dal grande
problema che ha in casa e che gli rende deprimente la vita; per questo, con
molte titubanze, decide di recarsi in un centro di ascolto e lì, dopo vari
tentennamenti, inizia a raccontare la sua storia.Con le sue parole gli anni
scorrono, seduta dopo seduta, a partire dal 1961 fino a raggiungere il presente. Il libro è articolato in pianti temporali diversi; le vicende così fondamentali nella vita di Antonio non sono quindi raccontate, ma
i vari momenti sono vissuti in diretta. Conosciamo quindi nuovamente Antonio, con il candore e l'innocenza dei suoi sedici anni, incontriamo Pietro, un diciottenne spavaldo e pronto alla vita, e infine Filippo, un ragazzo di oggi che con la sua amicizia sincera contribuirà a far conquistare equilibrio e una certa serenità ad Antonio.È il racconto di una vita vissuta tra momenti bui e
tanta luce che si concluderà ai giorni nostri, con un evento atteso da sempre, qualcosa che è sempre sembrato irraggiungibile ma che alla fine si realizzerà e coronerà una storia d’amore unica.
Una
storia diversa dalle solite. Qui parliamo di salti tra passato e presente, un
uomo anziano che si racconta e che racconta la sua storia d’amore, la sua vita,
il suo declino e il cercare di rinascere.
Un personaggio
forte e fragile Antonio, che arrivato ad una certa età si ritrova a dover
cercare la strada per rinascere, un percorso lungo e faticoso che lo metterà a
dura prova, che farà emergere ogni sfaccettatura del suo carattere, della sua
vita, tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare, ma anche le gioie dell’amore
vero.
Un libro
raccontato in modo delicato, a volte in punta di piedi quasi per paura di
disturbare questo uomo che lotta contro sé stesso e contro quel male che ha
catturato l’uomo che ama. Una storia triste che mi ha lasciato l’amaro in bocca
devo dire e che mi ha toccato nel profondo. Una lettura che fa riflettere, che
ti mette davanti gli ostacoli che potrebbero presentarsi a tutti e solo la
caparbietà e i sentimenti forti e reali riescono a farti trovare la forza di superarli.
Pietro, ma davvero? Che devo fare? guidami, che io non sono capace. Non sono neanche disinvolto, lo sai, e poi è questa la mia realtà oggi; da quando stai male è tutta in questa casa, accanto a te come prima, ma senza slanci. È per questo che avevo cercato un posto in cui sfogare la voglia che avevo di parlare di te: questo amore era diventato così silenzioso che avevo tanta voglia di farlo gridare di nuovo. E l’ho fatto, e ha incantato tutti, Pietro, perché è una cosa bella e se ne sono accorti.
Faccio i
miei complimenti all’autore per la sua sensibilità e per aver reso piacevole una
storia che in fondo affronta temi delicati con rispetto verso i protagonisti
che potrebbero benissimo essere persone che abbiamo accanto nella vita
quotidiana.
A questa
storia assegno 3 ½ stelle.
Ti ringrazio per la recensione e per aver "sentito" questa storia.
RispondiEliminaHai veramente ragione Giacomo con la sua sensibilità rende vive le sue storie
RispondiEliminaUna recensione molto bella. Grazie :)
RispondiEliminaDelicato è proprio la parola perfetta per descrive questo romanzo
RispondiEliminaComplimenti per la recensione
RispondiEliminaUn libro stupendo!
RispondiEliminaGrazie ancora e sempre a tutte. Spero di non deludere mai la vostra fiducia.
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