Eccovi la trama:
Aurora vive un rapporto
consumato e nella musica trova la via di fuga dalla quotidianità. Dennis, per
evadere dall’isolamento nel quale si è confinato, proietta i sogni nelle storie
e nelle vite dei personaggi dei suoi romanzi. Aurora e Dennis, due perfetti
sconosciuti, accomunati da tante passioni e sogni si ritrovano in un gruppo di
lettura su Facebook. Dennis rimane incantato dal suo sguardo. All’inizio non
vuole esporsi e parla così genericamente della sua musa. Nel gruppo la
curiosità si accende. Molte pensano di essere la destinataria dei poetici
messaggi che Dennis lascia quotidianamente… ma solo una lo è davvero. I due
iniziano a conoscersi ma nessuno si rivela fino in fondo. La paura di esporsi e
compromettere le proprie vite è forte, anche se la stabilità emotiva raggiunta
non fa rima con felicità. Non è facile fidarsi e lanciarsi nel vuoto. Aurora
sarà presa dalla paura e s’imporrà forzatamente una fuga dal mondo social che
li ha fatti incontrare sperando così di ritrovare la necessaria lucidità. Dennis
continuerà a fantasticare un loro incontro e rimarrà incredibilmente scosso
quando rivedrà quegli occhi che tanto l’hanno colpito proprio nelle strade
della sua città, Roma. E Roma? Sarà spettatrice passiva o complice?
Ed eccovi anche un estratto che ci hanno regalato:
Roma, 19
dicembre ore 9:00
Negli occhi iniziano tutte le grandi emozioni.
Può essere un tramonto, un paesaggio, il viso di una persona, il sorriso di un
bambino... tutto passa attraverso la membrana sottile, delicata e trasparente
della retina. C’è, però, uno sguardo, uno solo, un istante, un attimo,
un’indefinibile microscopica quantità di tempo che cambia ogni cosa, per
sempre. C'è chi dice che non ci s’innamora in un istate, ci vuole tempo,
ragionamento, silenzio, cuore e preghiera. Io ho sempre creduto che se questo
può essere vero per la maggior parte delle persone, non vale, però, per me.
L’amore che ho sempre sognato non è di quelli da ragionarci sopra. È qualcosa
che toglie il respiro, una passione penetrante e totalizzante che riempie la
notte e i sogni. Ho sempre avuto la sensazione che sarebbe stato facile riconoscere
lo sguardo che me l’avrebbe indicato, quell’amore. E così è successo. La paura,
però, ora è forte. Perché? Perché quello sguardo l’ho visto solo in foto. I
nostri destini si sono incrociati per caso, in un gruppo su Facebook. So poco e
niente di lei se non quello che si può percepire da un profilo social. Almeno
io posso dire di conoscere qualcosa della sua vita reale… nome, cognome,
situazione sentimentale, interessi e città. Già, proprio il posto dove vive è
la seconda cosa che mi ha attirato oltre alla sua passione per la musica. Ci
sono stato diverse volte, ho tanti bei ricordi legati all'ambiente nel quale
vive. Lei, di me, non ha nemmeno queste poche informazioni. Uso uno pseudonimo.
Sir Francis Drake. Molti conoscono questo nome per essere appartenuto a una
delle figure più affascinanti nella storia della pirateria. Un uomo che non fu
solo pirata ma anche commerciante, politico e, soprattutto, esploratore.
Mi ci rivedo in tante cose…
Mi sono iscritto con questa identità per
seguire un progetto editoriale e anche perché ho sempre desiderato avere una
seconda vita. Si dice che un’esistenza non basti per cogliere il senso della
vita e comprendersi nel profondo. E poi in Drake ho riversato tutto quello che
avrei voluto essere. Creato per gioco, questo pseudonimo è divenuto un gemello
libero di dire e vivere per quello che davvero si è, senza freni. Un fratello,
quello che non ho mai avuto e di cui tanto ho sentito la mancanza, specialmente
quando la vita ha colpito duro portandomi a gestire situazioni critiche tutto
solo, da perfetto figlio unico. A questo profilo, a questa nuova identità mi ci
sto legando giorno dopo giorno tanto che vivo ormai la mia giornata sulla sua
bacheca, lasciando che la mia vera identità precipiti nell’oblio. Ogni volta
che accedo, non resisto e finisco a fissare gli occhi della mia musa. Il suo
sguardo ha riacceso sogni che pensavo essersi sopiti per sempre. Si è insinuata
nelle mie pause, nelle riflessioni e la mia quotidianità si riempita di “se” e
di “vorrei”: «se ci fosse lei, chissà com’è davvero la sua vita, potessi
stringerla, vorrei raccontarle…». È così che si è presa spazio, cominciando a
costruirsi dentro di me. Sono ormai mesi che ci scriviamo. Bisognerebbe
scegliere due occhi davvero importanti e alla sera, prima d’andare a dormire,
leggerli. Come il più bello dei libri. Gli occhi specchio dell’anima… lo dicono
tutti, da sempre. E io ci credo. La scienza stessa lo dice: l’amore è negli
occhi. La dilatazione delle pupille favorisce l’empatia e l’attrazione amorosa:
in parole povere fa scoccare la scintilla. Ne sapevano qualcosa le dame del
Rinascimento, che usavano la Belladonna e le sue proprietà dilatative per
rendere più attraente lo sguardo. Sarà per questo che la pianta ha un nome così
curioso. Non so da dove nasca questo magico potere delle pupille dilatate di
far innamorare chi le guarda, ma di una cosa sono sempre stato sicuro… le
situazioni più romantiche e coinvolgenti sono quelle con poca luce. Nella
penombra, al tramonto o al lume di candela, quando gli occhi si dilatano per il
buio, tutto aumenta di intensità. L’eccitazione sessuale, il battito del cuore ed
anche i sogni si accendono in maniera più viva e intensa.
Aurora, canto il tuo nome nel vento che mi
sferza il viso. Adoro come suona e poi il suo significato è molto calzante date
le emozioni che ha fatto nascere dentro di me. Luminosa come il sole che
riscalda e da` conforto. Brillante e positiva, una donna forte che non ama
abbattersi davanti alle difficoltà. Aurora ha anche un’altra qualità, forse la
più grande: mi trasmette energia positiva ed io queste cose le sento fin da bambino.
Per mio nonno questa mia sensibilità, questo sesto senso era dovuto a un dono.
Chissà se aveva ragione… Comunque la cosa che più mi piace di Aurora è che
riesce a entusiasmarsi per nulla, proprio come me, ama andare alla scoperta del
mondo, dei luoghi, delle abitudini e delle magie più lontane e allo stesso modo
adora esplorare l’animo umano ed è capace di ascoltare. Romantica, sensuale e
passionale, proprio come me; una persona con la quale sedersi davanti a un
tramonto sul mare e al tempo stesso un'anima capace di accendersi come un
tizzone ardente e di spingerti e spingersi al limite, senza freni, perché si è
insieme. Pochi comprendono il potere di questa parola: insieme. Sono convinto
che lei abbia esplorato, come me, le sue mille sfaccettature e abbia imparato a
rispettare, ricercare e sognare il senso profondo che tale termine racchiude: quel
brivido che mai ho trovato realmente nelle persone con le quali è capitato di
camminare insieme, per brevi periodi, in questi anni. Quell’emozione è rimasta
sempre strozzata nel cuore perché è difficile trovare che tutti i piani
emozionali si completino. Fisicamente di lei ho solo i suoi occhi. Non ci sono
altre foto che la ritraggono, ma tanto mi basta. Da quando abbiamo iniziato a
chattare la diffidenza iniziale sta lasciando spazio a confidenze intime e
profonde. È bello sentire che dall’altra parte c’è una persona che mai violerà
la confidenzialità di certe confessioni e credo, anzi, sono certo, lo stesso
valga per lei. È questa la magia che si è creata dal primo post. Difficile da
spiegare. Difficile da dimenticare. Fino a pochi giorni fa pensavo che non ci
saremmo mai conosciuti… che la nostra amicizia sarebbe rimasta a mezz’aria, in
uno spazio indefinito tra cuore e mente. Eppure, la vita trascorsa in questi
anni mi ha insegnato che l’innamoramento è un’emozione che dovremmo imparare a
non negare mai al cuore. Comunque... oggi, questo mondo virtuale non mi basta
più, vorrei uno spazio reale per viverci. So che è difficile se non impossibile
anche solo pensarlo. Lei ha la sua vita, i suoi legami… ed io i miei problemi e
le mie insicurezze. Nessuno di noi due è felice, questo ce lo siamo confidati
ma non può bastare e non basta per compiere certe scelte. D’altronde chi è
felice? Felice per davvero, intendo. In un mondo di insoddisfatti e maschere
occorre del pudore nel mostrarsi felici. Tutte queste considerazioni e certezze
non riescono comunque ad allontanare il desiderio di un nostro incontro. Non ne
abbiamo mai parlato. Avrei voluto farlo e non è detto che non lo faccia. In
questi giorni, però, Aurora è assente. Le ho inviato vari messaggi ma non ha
mai risposto. Non so cosa possa essere successo. Sto prendendo coscienza di
quanto fragile e pericolosa sia questa virtualità; lei è scomparsa e non ho
nessun elemento per rintracciarla. Non sapere è devastante e non nascondo che
le nostre chiacchiere manchino alle mie notti.
Dannis Blake scrive da diversi anni guide turistiche e romanzi che
spaziano in vari generai letterari. Ha creato l'identità di Dennis Blake per
esplorare il romance e per sviscerare in libertà tanti sogni e tanta vita che
racconto nelle sue storie e che altrimenti sarebbero rimasti sepolti.
Il suo primo romanzo con questo pseudonimo è stato
Obsession - Ossessione d'amore, scritto a 4 mani con Megan Collins.
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