martedì 27 giugno 2017

Un bacio a 5 stelle di Flora Gallert e Claudia Crocioni

Ho avuto l’occasione di leggere il libro di Flora Gallert e Claudia Crocioni  “Un bacio a 5 stelle”.

Giulia e Luca sono amici da una vita e frequentano lo stesso collegio svizzero per giovani facoltosi. Durante un viaggio a New York, un attentato terroristico li costringe a convivere a stretto contatto nel lussuoso hotel dove soggiornano.
L'irrazionalità, la spavalderia e i tormenti interiori di lui, si scontreranno con la bellezza, l'ingenuità e i valori di lei. Un continuo contrasto di momenti agro-dolci che cambierà per sempre le note regole dell'amicizia tra uomo e donna.

Tra baci rubati, promesse infrante e gelosie, riuscirà il tenebroso Luca a rinunciare a tutto per lei?
Luca è il classico figlio di papà che viene mandato in collegio per non averlo tra i piedi (ha tanta differenza di età con i fratelli più grandi e la madre non è presente). I vizi non gli permetteranno di lasciarsi andare con Giulia che è spaventata dal suo atteggiamento, ma è anche l’unica che lo capisce veramente e che gli fa mettere in dubbio i suoi comportamenti. Riesce a entrare nel suo lato oscuro. L’estratto che mi è piaciuto di più è questo:

Dovevo prendere il lato conveniente delle persone. Ma se la invitavo al cinema e facevamo un po' più tardi, se ci stavo al telefono un po' di più, allora iniziavano a storcere il naso. Sia mai che il loro figlio fallito e indesiderato si mettesse con una che poi gli abbassasse la media del reddito. Disgrazia. Invece a me Giulia piaceva da pazzi. Ovvio che fosse solo attrazione. Aveva quei capelli lunghi un chilometro, castani, che tutte le estati le diventavano mezzi rossi. E aveva la pelle pulita e li‐ scia liscia, non aveva mai avuto un brufolo in vita sua, e sul naso aveva qualche lentiggine. Poi i suoi occhi erano fantastici. Lei neanche parlava, la si capiva dagli occhi. E piangeva spesso, si trasformava nella cosa più dolce del mondo, e mi prendeva al cuore. Ora che ci pensavo, era l'unica cosa che mi facesse venire il magone. Di tutto il resto dell'universo non mi importava un emerito cazzo, passatemi il termine. Ma Giulia mi si fermava sullo stomaco e non scendeva.”

È una bella storia che però non mi ha fatto venire il batticuore. Forse ci dovevano essere più sentimenti, non so o forse non l’ho capita bene io. Non mi sono emozionata come mi è successo leggendo altri libri di Flora.

Ringrazio l’autrice e assegno a questo libro 3 stelle

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