Ho avuto l’occasione di leggere il libro di Flora Gallert e Claudia Crocioni “Un bacio a 5 stelle”.
Giulia e Luca sono amici da una
vita e frequentano lo stesso collegio svizzero per giovani facoltosi. Durante
un viaggio a New York, un attentato terroristico li costringe a convivere a
stretto contatto nel lussuoso hotel dove soggiornano.
L'irrazionalità, la spavalderia e i tormenti interiori di lui, si scontreranno con la bellezza, l'ingenuità e i valori di lei. Un continuo contrasto di momenti agro-dolci che cambierà per sempre le note regole dell'amicizia tra uomo e donna.
Tra baci rubati, promesse infrante e gelosie, riuscirà il tenebroso Luca a rinunciare a tutto per lei?
L'irrazionalità, la spavalderia e i tormenti interiori di lui, si scontreranno con la bellezza, l'ingenuità e i valori di lei. Un continuo contrasto di momenti agro-dolci che cambierà per sempre le note regole dell'amicizia tra uomo e donna.
Tra baci rubati, promesse infrante e gelosie, riuscirà il tenebroso Luca a rinunciare a tutto per lei?
Luca è il classico figlio di papà
che viene mandato in collegio per non averlo tra i piedi (ha tanta differenza
di età con i fratelli più grandi e la madre non è presente). I vizi non gli
permetteranno di lasciarsi andare con Giulia che è spaventata dal suo
atteggiamento, ma è anche l’unica che lo capisce veramente e che gli fa mettere
in dubbio i suoi comportamenti. Riesce a entrare nel suo
lato oscuro. L’estratto che mi è piaciuto di più è questo:
“Dovevo prendere il lato conveniente delle persone.
Ma se la invitavo al cinema e facevamo un po' più tardi, se ci stavo al
telefono un po' di più, allora iniziavano a storcere il naso. Sia mai che il
loro figlio fallito e indesiderato si mettesse con una che poi gli abbassasse
la media del reddito. Disgrazia. Invece a me Giulia piaceva da pazzi. Ovvio che
fosse solo attrazione. Aveva quei capelli lunghi un chilometro, castani, che
tutte le estati le diventavano mezzi rossi. E aveva la pelle pulita e li‐ scia
liscia, non aveva mai avuto un brufolo in vita sua, e sul naso aveva qualche
lentiggine. Poi i suoi occhi erano fantastici. Lei neanche parlava, la si capiva
dagli occhi. E piangeva spesso, si trasformava nella cosa più dolce del mondo,
e mi prendeva al cuore. Ora che ci pensavo, era l'unica cosa che mi facesse
venire il magone. Di tutto il resto dell'universo non mi importava un emerito
cazzo, passatemi il termine. Ma Giulia mi si fermava sullo stomaco e non
scendeva.”
È una bella storia che però non mi ha fatto venire il
batticuore. Forse ci dovevano essere più sentimenti, non so o forse non l’ho
capita bene io. Non mi sono emozionata come mi è successo leggendo altri libri
di Flora.
Ringrazio
l’autrice e assegno a questo libro 3 stelle
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