“Il fiore del deserto” è il primo libro di Lily Rose Suarez
di cui vi parlo oggi.
È la storia di Evelyn e Dylan. Vivono in due mondi diversi:
lei è architetto e si trova in Egitto per una vacanza, lui è un imprenditore di
successo che deve riportare alla luce un’azienda in rovina a cui tiene
particolarmente. Si ritroveranno a dover convivere in una vita che non hanno
scelto.
Devo dire che questo libro mi è piaciuto parecchio. Evelyn è
una donna forte che non accetta che gli altri decidano per lei, vuole vivere la
sua vita, fare le sue esperienze e i suoi errori. Dylan è un uomo molto
carismatico, molto protettivo con le persone che ama.
Una storia molto coinvolgente, ricca di colpi di scena, di
incomprensioni, ma anche di un amore che cresce piano piano tra mille
difficoltà, e personaggi scomodi. Mi sono arrabbiata tanto con Dylan e Marlen,
l’antagonista di questa storia, ma anche con Evelyn; ho anche pianto, di dolore e di
felicità.
C’è un pezzo della storia che mi è rimasto dentro, ma che
non posso svelarvi perché vi toglierei tutto il piacere nel leggere il libro, ve
ne lascio un altro che mi ha colpito comunque molto:
<< Tutto tornerà a posto. Abbi fede, Evelyn. >> Annuii più
per lei che per me. Non sapevo né come né quando le cose avrebbero potuto tornare
a posto ma non volevo affaticarla. << Il tempo e il destino hanno un modo
tutto loro di agire. Devono fare il loro corso e non perdere mai la speranza.
Me lo prometti? >> Annuii di
nuovo e lei mi asciugò una lacrima dal viso. << Sei a casa. >>
Una storia molto bella, mi ha
coinvolto molto, tanto che l’ho letta in pochissimo tempo. Spero conquisti
anche voi, con il senso delle origini che trasmette, il fascino dell’Egitto e
di un uomo e una donna che si scoprono piano piano.
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