domenica 9 agosto 2020

RECENSIONE: "Perchè è di te che ho bisogno" di Lucia Tommasi


Oggi vi parlo dell’ultimo libro pubblicato da Lucia Tommasi “Perché è di te che ho bisogno”.

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“Inizio a piangere, stavolta non è per il tradimento ma per le minacce di Andrew. - Sssshhhh… tranquilla è tutto ok, sono qui. -”Le sue parole, il suo profumo, il suo contatto mi fanno sentire protetta, mi fanno sentire a casa e allo stesso tempo fuori dal mondo. Intorno a noi ci sono centinaia di persone, ma fra le sue braccia è come se fossimo soltanto io e lui, in questo momento. Il calore del suo corpo, il rumore del suo cuore sono il miglior calmante. Io credo di amarlo ancora. Il mio cuore lo riconosce e piange insieme a me perché non posso più averlo.”Kirby pensa di avere tutto sotto controllo, una vita e una famiglia perfetta a Seattle, ma è solo un illusione. Il matrimonio con Andrew sembra essere arrivato al capolinea, l’unico collante tra i due è Isabel, la loro figlia. Lascia Campbell River a 22 anni per realizzare i suoi sogni, lascia tutto e va a vivere a Seattle, ma il fato gioca a suo sfavore. La madre si ammala gravemente e lei torna a Campbell River, nella casa di famiglia insieme ai due fratelli e scopre che i problemi famigliari non sono affatto spariti ma peggiorati di gran lunga. Dovrà fare i conti con il marito, i due fratelli, la malattia della madre e il ritorno di Aaron, il fidanzato che lasciò prima di partire per Seattle. Tra i due non sembra essere passato nemmeno un giorno, ma Kirby ha un marito e una famiglia. I problemi dei fratelli e della famiglia la travolgeranno e Aaron le confonderà le idee, ma la sua presenza metterà tutto in discussione. È stata la scelta giusta partire otto anni prima per crearsi un futuro o è stato l’errore più grande della sua vita?Aaron riuscirà a riconquistare il suo cuore ormai stanco di amare qualcuno che non la contraccambia come Kirby vorrebbe?“Con Kirby è come stare sulle sabbie mobili. Più ti muovi con lei e più sprofondi.”

L'immagine può contenere: una o più persone, il seguente testo "Dall autrice de nostro amore non rumore questo voglio dalla mia donna. "Maio non ono tua!" "Sei mia! Te lo assicuro." Lucia Tommasi Perché, di te che ho bisogno"

Kirby è una donna oramai; ora ha tutto quello che desiderava: un lavoro che la gratifica, un marito e una figlia a Seattle. Mette impegno e tutta sé stessa in tutto quello che fa. Quando ritorna al suo paese di origine per problemi familiari, tutte le sue certezze, le sue convinzioni vengono messe in discussione. Sarà davvero l’uomo della sua vita quello che ha accanto? Sarà davvero Seattle la città dove vuole vivere per sempre?

Aaron è diventato un uomo, è andato avanti con la sua vita, ma nonostante tutto non ha mai dimenticato la ragazza che l’ha lasciato alcuni anni prima, l’amore che ha spezzato il suo cuore.

Una storia molto forte, come lo è il modo di scrivere dell’autrice: diretto, schietto e quanto più realistico ci sia ed è proprio per questo che mi piace, mi sembra di vedere scene reali, con persone che conosco che litigano, che amano e che parlano proprio come accadrebbe nella vita di tutti i giorni.

Un libro che mi ha fatto riflettere: quante volte abbiamo lasciato che le cose accadessero, senza pensare se davvero fosse quello che realmente volevamo; quando siamo riusciti a seguire il cuore e non la mente, a far prevalere le emozioni e i sentimenti alla ragione e quello che più faceva comodo. Quante volte siamo stati feriti, ma abbiamo perdonato per paura di perdere tutto, anche se andava contro a quello che è il nostro pensiero.

Mi guarda. <<Avrei dovuto ignorarti. Era l’unico modo.>> Ancora? <<Già! Avrei dovuto farlo anche io, sai? Ma cazzo, non posso farci niente…>> mi avvicino a lei e non riesco a non accarezzarle il viso caldo e umido.<<E so che se te ne andassi e tornassi di nuovo, io lo so, che ricapiterà, so che io perderò di nuovo la testa per te. Perché posso morire cento volte e tornare in vita, ma tornerei comunque ad amarti più di prima.>>

Ho letto tanti errori commessi in questa storia, dettati dal cuore, ma anche dalla paura. Rimettere tutto in discussione è difficile anche quando i sentimenti sono forti e contrastanti, se la paura la fa da padrona. Ed è quello che succede a Kirby: il cuore da una parte, la mente aiutata dalla preoccupazione dall’altra.

Ho pianto tanto tra queste pagine, ho riso e ho sospirato. Passione e amore, gelosia e ansia, rabbia e dolore sono le emozioni che mi ha fatto provare l’autrice durante la visione di questo film. Perché è così che mi sono sentita, come vedere un film con i personaggi nella mia mente e i brividi lungo la schiena.

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I punti di vista alternati dei due protagonisti, un finale che fino all’ultimo mi ha tenuta col fiato sospeso hanno reso tutto praticamente perfetto e mi hanno lasciato una bella sensazione una volta arrivata all’ultima parola.

Consiglio vivamente di leggere questa storia anche in questa calda estate che alzerà ancora la temperatura, ma scalderà anche il cuore. Non posso che assegnare 5 stelle alla storia di Kirby.

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