giovedì 23 maggio 2019

Review party "la vertigine che ho di te" di Gina Laddaga


Oggi partecipo al review party del libro di Gina Laddaga “La Vertigine che ho di te”.


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Leda ha paura: dell’amore, del contatto fisico, di dare il proprio cuore a qualcun altro. È stata ferita, e per questo ha innalzato un muro invalicabile. Ha abbandonato gli studi e per mantenersi lavora come cameriera; non vuole più dipendere da nessuno. L’ultima volta che si è fidata di qualcuno il suo cuore si è spezzato, eppure continua a sopravvivere. 
Sebastiano ha studiato infermieristica, ma nella vita ha deciso di aiutare le persone lavorando in ambulanza e insegnando difesa personale in una palestra. Quando Leda, trascinata dalla migliore amica, inizia a frequentare la lezione di prova del corso di Sebastiano, l’elettricità tra i due sarà palpabile, ma Leda avrà difficoltà a fidarsi. Seba, però, rimasto folgorato dalla fragilità di Leda, è risoluto ad avvicinarla, vuole conoscerla e vorrebbe salvarla, salvare il suo cuore. 
La paura lascerà davvero posto all’amore? E l’amore aiuterà la nostra protagonista a combattere i fantasmi del suo passato? Una storia di dolore e riscatto, dove l’amore è l’unica via possibile per risollevarsi.


Leda è chiusa in sé stessa, ferita dal passato nell’animo e nel fisico, sopravvive lavorando e con accanto la sua amica Marta che cerca di spronarla in ogni modo a tornare a vivere. Tutto cambia quando accompagna proprio la sua migliore amica in palestra.

Sebastiano è un ragazzo di sani principi che ha come scopo nella vita aiutare gli altri e soprattutto fare qualcosa per le donne, per questo è infermiere e istruttore di difesa personale. Quando incontra Leda in palestra ha come la sensazione di averla già incontrata ma non riesce a ricordare dove e in quale occasione.

Una bellissima storia d’amore con un titolo azzeccatissimo che mi ha coinvolta fin dalle prime battute. L’ho letto tutto d’un fiato col cuore in gola e una speranza: quella di vedere finalmente Leda serena.  La sua esperienza è stata forte, la sua decisione un errore, ma avrà modo di fare un percorso lungo e difficile per poter ritrovare la forza in sé stessa, la fiducia negli uomini, e il riscatto che ha scoperto di cercare. Tutto questo grazie a Sebastiano, alla calma che gli trasmette, all’amore che gli dona e che cresce in entrambi piano piano, pagina dopo pagina.

L’amavo, l’avevo capito quella sera. Volevo proteggerla, guarirla, farla stare bene. Ci avrei provato e ci sarei riuscito. Sapevo che la sua ferita non era ancora guarita del tutto, ma impazzivo nel pensare che non potessi nemmeno sfiorarla.

Lacrime e risate, rabbia e dolore mi hanno accompagnata in questo cammino accanto a Leda. Ho immaginato di tenerle la mano in alcune occasione, di tifare per lei in altre e di stringerla in un abbraccio alla fine. I punti di vista alternati di Leda e Seba mi sono piaciuti e completano il racconto nel migliore dei modi. Lui con pazienza ha campito come approcciarsi a lei e lei ha compreso come calmare i respiri affannati. Carezze e pianti, abbracci e baci non mancano per lei accanto a Sebastiano anche quando si sente sbagliata, quando ha paura per lui e per le persone vicine.

Non avrei permesso a Leda di chiudersi nuovamente a riccio, no. Non sarebbe accaduto nulla. L’avrei affrontata e sarei stato sincero. Avrei ammesso nel modo più semplice che conoscevo che ero innamorato, cotto, perso di lei. Non era solo qualcosa di fisico l’attrazione che provavo; era la sua mente, il suo respiro, il suo battito del cuore che mi avevano fatto perdere la testa. Non mi era mai successo, era qualcosa di nuovo.

Un bellissimo finale poi ha completato la storia di Seba e Leda a cui non posso che assegnare 5 stelle e chissà che non leggeremo prima o poi, visto il finale,  anche la storia di Marta…

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