lunedì 18 maggio 2020

REVIEW PARTY "The Royal Trial - Il cercatore" di Tate James edito da Queen Edizioni


Ovvi partecipo al Review party del secondo capitolo della serie The Royal Trials – Il cercatore di Tate James edito da Queen Edizioni.


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Una prova da superare. Una corona da trovare. Un cuore da salvare.
Nessuno ha mai detto che le Prove Reali sarebbero state facili, nemmeno per una ladra come Rybet Waise. Ma niente avrebbe potuto prepararla alle tempeste magiche, agli animali mutanti e ai perfidi dèi che si metteranno sulla sua strada. Ma Rybet non ha tempo per le lacrime, perché solo poche ore dopo aver fatto un bagno nel sangue del principe Alexander, sarà costretta a partire per una missione. La seconda prova richiede che venga trovato un artefatto magico, la corona perduta della regina Ophelia. Libera dai pressanti confini del palazzo reale, Rybet dovrà confrontarsi non solo con le altre concorrenti, ma anche con la terra stessa. La magia è diventata più selvaggia che mai, e gli dèi sono tornati per concludere la partita. Il rapporto con i principi, decisi a non condividere più il cuore di Rybet, non potrà che rendere tutto più complicato per la povera ragazza dello Stagno… Rybet farà di tutto per uscirne viva e per non farsi spezzare il cuore.


In questo capitolo ritroviamo Rybet proprio dove l’avevamo lasciata nella parte precedente. È determinata ad arrivare fino in fondo a questa competizione, ma le difficoltà non mancano nel percorso per ritrovare la collana perduta della Regina Ophelia.

I tre principi, in compenso, sono in dubbio se proseguire con la loro scelta o rimettere tutto in discussione, visto che tutti e tre provano gli stessi sentimenti per la protagonista femminile.

<<Significa che c’è un gioco in corso.>> Il dio cominciò ad allontanarsi, ma mi rivolse un sorrisetto da sopra alle spalle. <<Ma spetta a te capire una cosa. Sarai una pedina,  un giocatore o un premio? A ogni modo, non vedo l’ora di giocare con te.>>

Devo dire che questo non è il mio genere. Il fantasy non rientra nei miei gusti e mi dispiace perché è scritto bene, scorrevole ma sentire di maghi, principi, dei, mutanti non fa per me.
Rybet è determinata, ma emergono anche le sue fragilità; in altri momenti, invece, viene fuori la sua forza.

La magia fa da accompagnamento e gli ostacoli da superare la mettono alla prova oltre modo.
Non sono stata catturata appieno nella lettura e ho faticato a completare il libro, ma come già anticipato è dovuto dal genere che non rientra nei miei canoni. 
Per questo assegno a questo capitolo 2 stelle e mezzo.

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