TRAMA - Durante le feste, l’aeroporto JFK di
New York è persino più affollato del solito. A causa delle abbondanti nevicate,
poi, tutti gli aerei sono in ritardo, compreso quello che dovrebbe riportare
Beatrice in Italia. Durante l’interminabile attesa, un passeggero ha un infarto
e Beatrice si ritrova a soccorrerlo con l’aiuto di un uomo con una cicatrice
sul viso. Si chiama Callan ed è di origine inglese. Seppure per poco,
l’intensità di quei momenti li ha avvicinati, ma l’annuncio dei voli richiama
entrambi alle proprie vite e Beatrice torna in Italia dal fidanzato, Matthias,
che ha in serbo per lei un’inaspettata proposta di matrimonio. I preparativi la
inghiottono, e Beatrice ha quasi dimenticato l’episodio all’aeroporto, quando
riceve il messaggio di Richard, l’uomo che ha salvato: ha organizzato un
weekend in Toscana con le due persone a cui deve la vita. In pochi giorni tutto
cambia e Beatrice dovrà prendere decisioni difficili pur di seguire il suo
cuore. Sarà pronta a lasciarsi andare?
I due personaggi protagonisti di questo libro sono Beatrice,
bellissima giovane donna, che pensa di essere realizzata in tutti gli aspetti
della sua vita, certo con difficoltà come tutti, ma felice del lavoro
fantastico che ha e soprattutto del fidanzato che ha; Callan invece viene da un
matrimonio fallito per colpa delle sue cicatrici, per colpa dell’aver sempre
servito il suo paese, una colpa che lui sente nel profondo, per non essere
riuscito a difendere tutti i suoi commilitoni. Le cicatrici da cui deve guarire
Callan non sono tanto quelle superficiali, con cui bene o male convive, ma
quanto quelle dell’anima, quelle che si nascondono nelle pieghe della sua vita,
che gli portano gli incubi notturni, che lo fanno tremare ogni volta che la sua
mente si ferma a pensare, cicatrici talmente tanto profonde tanto da farlo
sfuggire ai contatti umani, ha una ristretta cerchia di amici.
Il loro è un incontro fortuito, potremmo dire che il destino ci ha
messo una bella zampa. Lei italiana, la sua vita si divide tra Milano presso la
casa di moda per cui lavora e di proprietà del suo fidanzato e il Lago di
Varese, lago per lei molto importante, che la coccola e la protegge, di
passaggio a New York per non lasciare la nipote da sola durante le feste di
Natale e lui, inglese, consulente di Scotland Yard, con pochi amici che sono un
po’ la sua ancora che tentano in tutti i modi di farlo riappassionare alla
vita, con una governante che lo aiuta in casa e un po’ gli fa da mamma, un
medico che lo segue nella sua convalescenza per le ferite esterne e che tenta
di aiutarlo anche con quelle invisibili e profonde consigliandogli un nuovo
psichiatra che col suo modo folle di approcciarsi a lui lo trascina piano piano
ad aprirsi in modo totalmente inaspettato.
Le loro vite si incrociano per qualche ora nell’aeroporto di New
York perché bloccati a terra dalla forte nevicata in atto. In un preciso
momento le loro vite si toccano entrando in collisione e lasciando un
indelebile segno in loro in quanto si ritrovano a salvare la vita ad una
persona. Dopo aver trascorso le successive ore al loro intervento a conoscersi
si lasciano per tornare ognuno alla propria vita.
Sarà l’invito della persona che hanno salvato a farli rincontrare
facendo intrecciare le loro vite in modo irrimediabile.
Ma non volendo dirvi troppo di questo libro, vi parlo delle mie
impressioni.
Il libro è scritto in modo lineare e semplice, si lascia leggere
facilmente e ti cattura fin dal primo capitolo.
Non avevo mai letto ancora niente di questa scrittrice e mi sento
di dire che inizierò a farlo per mettermi in pari col passato.
La sofferenza di Callan è un qualcosa che colpisce dritta al cuore
e ti trascina con sé, vivi il suo dolore e ti disperi per quel che gli è
successo.
Il dolore di Bea invece lo senti come donna, vivi il rifiuto di
Callan e i tradimenti del suo fidanzato. C’è una frase del libro che colpisce
dritto al cuore e fa capire molto bene il punto di vista di Bea
“Se guardo al mio passato, capisco che la mia vita è stata come una goccia che scivola lungo un vetro. Si lascia semplicemente cadere e basta. Del suo passaggio rimane solo una striatura o un solco nel terreno. Ho smesso di sentirmi così da quando ho deciso di venire a Londra con te. Callan, non voglio più sentirmi una goccia.”
Il concetto della goccia viene poi ripreso verso la fine dallo
stesso Callan
“Sei la goccia d’acqua caduta su un cuore ormai arido. Sei tu che mi hai ridato la vita.”
La cosa che mi ha colpita è che il bello della storia, lo è perché
è bello dentro, la sua bellezza esteriore offuscata dalle cicatrici torna a
risplendere con la presenza di Beatrice che gli dona il coraggio di mostrarsi e
di non vergognarsi dei segni che porta con sé.
I due personaggi si aiutano a superare i loro traumi e le loro
difficoltà guarendosi a vicenda.
“Sbaglierò ancora, una, dieci o cento volte forse, ma non smetterò di cercare la strada giusta. E sai perché?... Perché la mia forza sei tu.”
Lasciatevi trascinare da questa bellissima storia d’amore,
travagliata, ma pulita.
E voi l’avete letto? Cosa ne pensate?
5 STELLE
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