Oggi vi parlo del libro di Kennedy Ryan “Grip” con la mia tappa del Rediscovery Party edito da Hope Edizioni.
Lo so.
L’ho fatto per anni.
Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario.
E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario.
Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave.
Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro.
Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà.
Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore.
è sfrenato, avventato e disobbediente.
E mi ricorda tutte le cose che voglio dimenticare.
Grip è diventato un rapper famoso, lavora sodo, ma non ha mai scordato le sue origini. Non è facile vedere la donna che ami lontana e non riuscire ad abbattere quel muro che si è inalzato tra di loro. Lavoro duro e farsi, a volte, travolgere dagli eventi lo farà a volte perdere il senno, ma rimanendo sempre il ragazzo semplice che è sempre stato.
Una storia quella di questa coppia che fa emergere i loro lati più nascosti. Li avevamo lasciati anni prima al loro primo incontro, li ritroviamo insieme ma divisi in questa seconda parte della loro vita. Un sentiero non semplice il loro, fatto di sfide, di incomprensioni. Pensare di fare il bene dell’altro lasciandolo tra le braccia di un’altra, o non voler cambiare le cose e lasciarle andare come vanno pur di rendere la vita dell’altra più agiata e senza problemi. Due testoni che non vogliono fare il primo passo.
Non apparterrò mai a lui, a come sarebbe amare qualcuno così profondamente da rinunciare a se stessi in quel modo? Prendersi la responsabilità che quel qualcuno ti appartenga. E sapere che qualunque cosa abbia in serbo il futuro, voi la affronterete insieme. Che dove ci sarà dolore, voi lo sopporterete insieme. Sono sicura che non lo saprò mai.
Se da una parte Bristol appare forte e decisa, a volte si notano tutte le sue insicurezze derivanti da una famiglia assente, dalla mancanza di talento nel campo della musica, dal non riuscire ad ammettere i sentimenti che avvolgono il suo cuore. Dall’altra Grip sembra così sicuro di sé, così deciso a portare avanti la sua musica, a godersi la vita, ma lo vediamo anche come un cucciolo ferito ogni volta che lei lo rifiuta, ogni volta che non affronta i brividi ma li nasconde, ogni volta che qualcuno si mette tra loro.
<<Non senti quanto siamo connessi?>>, chiedo. <<Se spezzo il tuo cuore, spezzo anche il mio>>. Un sorriso dolce si allarga sulle sue labbra e annuisce. <<Ti amo>>. Ride, scuotendo la testa. <<Otto anni per elaboralo, ma ti amo>>. <<Ti amo anch’io>>, le sussurro tra i capelli. <<Sei tutto per me Bristol. Devi saperlo>>. Le scendono le lacrime anche se i nostri corpi riprendono un ritmo feroce. In quella cucina, ci frantumiamo in un migliaio di pezzi, e insieme diventiamo qualcosa di più di quanto eravamo da separati. Di più di quanto eravamo da soli. Con promesse sussurrate e parole d’amore, ci scambiamo i cuori.
Una storia intensa, che non mi sarei mai aspettata, fatta di ansia, paura, ma anche di dolcezza e amore. Sono fatti l’uno per l’altra e l’amore nonostante il tempo passato invece di affievolirsi è cresciuto esponenzialmente ogni giorno passato lontani. Cosa si è disposti a fare per amore, per liberare l’altro, per non ferire la persona che ami? Tanto è grande il sentimento quanto più è importante e difficile da accettare quello che questa coppia è disposta a fare l’uno per l’altra.
Resta in silenzio e si guarda le mani sul volante. Io mi preparo ad affrontare la sua rabbia, la sua disapprovazione. Quando finalmente mi guarda, non so cosa mi aspettassi di vedere, di certo non l’espressione che ha sul viso. È uno sguardo che dice che mi ama. Che dice che è orgoglioso di me. Uno sguardo che esprime tanto ma io voglio che mi parli. E dopo qualche momento lo fa. <<E’ stato fantastico>>, sussurra. <<Tu sei fantastica. Non sceglierei nessun’altra.>>
Ho pianto, riso e sospirato assieme a loro, ma anche tanta rabbia da un certo punto in poi mi ha fatto compagnia. I punti di vista alternati dei due protagonisti mi hanno reso il tutto più accattivante, intrigante e coinvolgente. Un finale che porta tutti i punti al loro posto e che mi ha fatto sognare, completa nel migliore dei modi questo libro che è caratterizzato anche dalla scrittura scorrevole e interessante dell’autrice.
Ora non so cosa aspettarmi dal prossimo capitolo per Bristol e Grip e sono molto curiosa, nel frattempo assegno 5 stelle alla loro storia.
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