venerdì 10 aprile 2020

Review Party "Hate" di Ylenia Luciani


Oggi, con la mia tappa del review party, vi racconto le mie impressioni sul libro “Hate” di Ylenia Luciani.


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Cambridge, Massachusetts 2000.
Los Angeles, California 2020.
Shirley Miller ha gli occhi più azzurri del cielo e i capelli biondi come il grano; potrebbe essere la ragazza più bella di tutta l’high school se non fosse che l’amore per il cibo l’ha portata a pesare centoquindici chili. Per questo motivo a scuola è isolata e derisa da tutti e più viene denigrata, più mangiare cibo spazzatura diventa il suo cuscinetto per non soffrire.
Nessuno è interessato a lei e quando Noah Larson, il ragazzo più bello e ambito della scuola, le chiede un appuntamento, lei capisce subito che potrebbe trattarsi di una squallida scommessa, ma, nonostante tutto accetta, perché da un anno è segretamente innamorata di lui e sarebbe disposta a qualsiasi cosa pur di baciarlo.
Quanto accadrà in quelle poche ore, però, lacererà la sua anima per tutta la vita e quando, vent’anni dopo, si rincontreranno, inizierà per lei una dura battaglia per annientarlo, esattamente come ha fatto lui.
Perché lo odia così tanto? Che cosa è successo di grave quella sera da non poter essere dimenticato?
Entrambi si troveranno di fronte a due sentimenti contrastanti che nemmeno il tempo trascorso è riuscito ad assopire e alla fine, Shirley, dovrà fare i conti con il suo odio e con la verità.



Shirley è una giovane donna affermata, che porta nel cuore un peso e tanto odio verso quel ragazzo che l’ha ferita tanto tempo fa. Quanto può durare il risentimento verso una persona e quanto difficile può essere lasciarsi tutto alle spalle e andare avanti?

Noah è un uomo oramai, che fa il lavoro che ha sempre desiderato, la vita che ha sempre sognato, ma nel cuore e nella mente è rimasta una ragazza che ha stravolto il suo modo di essere. Porta ancora i segni del pentimento per quello che ha fatto da ragazzino e il rimorso campeggia ancora dentro di sé. Riuscirà a farsi perdonare?

Una storia originale, che non mi sarei aspettata. Un percorso difficile per entrambi. La verità che ne verrà fuori sarà scomoda, difficile da digerire, difficile da raccontare. Tutto viene messo in discussione e se da un lato il cuore non ha mai smesso di provare quei sentimenti forti e travolgenti, dall’altra la mente mette in guardia per non essere più feriti, per non sbagliare più.

<<Io ti ho amato da quando mi hai detto che adoravi i Queen, perché, in quell’istante esatto, ho capito che eri diversa. Ti ho desiderata così tanto che non sono riuscito a controllarmi e ringrazio ogni giorno Dio per questo, perché Zoe è la cosa più bella che abbia mai fatto.>>

Devo dire che anche in questa occasione l’autrice mi ha colpita per la capacità di coinvolgermi nella storia che ha raccontato con il suo modo di scrivere fluente e accattivante. È riuscita a farmi emozionare molto a mano a mano che scoprivo cosa aveva in serbo Noah e Shirley. A volte è stata perfida, altre più clemente, ma portare a termine la lettura di questo libro è stata un’impresa. Volevo leggerlo velocemente per capire come sarebbe andato a finire, ma non volevo lasciare andare questa coppia. Ho pianto, riso, mi sono arrabbiata e avrei incoraggiato entrambi a lasciarsi andare, ad aprirsi l’uno con l’altro per riuscire ad appianare le divergenze, a far venir fuori quelle emozioni che la sola vicinanza nascevano in loro.

Non pensavo sarebbe stata così dura. Non ho mai amato nessuno così intensamente nella mia vita e ho erroneamente pensato che allontanandomi da lei tutto sarebbe stato più facile. <<Stronzate…>> bofonchio, lanciando la cravatta sulla scrivania.

Una bellissima lettura, un viaggio nei ricordi, tra sensazioni intense, batticuore e vibrazioni forti che mi ha scaldato il cuore. I punti di vista alternati di Noah e Shirley poi hanno reso il tutto più accattivante e un finale praticamente perfetto mi ha lasciato una dolce sensazione sotto pelle e scaldato il cuore.

Assegno a questa nuova opera di Ylaria 5 stelle anche in questo caso non ha deluso le aspettative.

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